I Cinque Stelle scuotono la maggioranza:
Luci e ombre in casa pentastellata. L’assoluzione di Virginia Raggi ha sicuramente fatto esultare i vertici del movimento dando la stura al “dalli” al giornalista. Feroci le critiche che Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista hanno rivolto alla categoria dei giornalisti, definiti infimi sciacalli, pennivendoli e addirittura pu**ane. Commenti che hanno suscitato l’indignazione dei media, accusati di aver condotto campagne denigratorie nei confronti della sindaca di Roma, la quale era imputata di aver dichiarato il falso relativamente alla nomina al dipartimento Turismo di Renato Marra, fratello di Raffaele, capo del personale del Campidoglio.
Dopo la sentenza di assoluzione, si è capito quanto i vertici pentastellati avessero il dente avvelenato nei confronti dei giornalisti, rei di essersi accaniti troppo all’indirizzo della donna che governa la Capitale e di mostrare una certa accondiscendenza verso esponenti di altre forze politiche. Si può dire che si sia accentuata la frattura tra il M5s e una parte dell’informazione, un duello rusticano che non accenna a placarsi, una battaglia anche a colpi di post e tweet al vetriolo.
Una battaglia favorevole ai grillini, perché culminata con la vittoria giudiziaria della Raggi, è diventata un boomerang per i toni forti e offensivi con cui sono stati apostrofati i giornalisti, verso i quali anche Beppe Grillo non era mai stato particolarmente tenero. Uno scontro mediatico che, in un certo senso, ha provocato imbarazzo anche sul fronte governativo, con Matteo Salvini, capo della forza politica con cui i Cinque Stelle sono al governo del Paese, che ha spostato il baricentro della questione dicendo che “una amministrazione deve essere giudicata in base a come governa e non dalle indagini della magistratura”.
Un’altra fonte di imbarazzo per il movimento sono state le parole di Rocco Casalino, capo della comunicazione pentastellata nonché portavoce di Palazzo Chigi, rilasciate anni fa in una lezione di giornalismo tenutasi in una scuola, in cui ha parlato in modo dispregiativo quanto discriminatorio delle persone anziane e di chi è affetto da sindrome di down. Era inevitabile che si levasse una ondata di legittima indignazione con l’ex concorrente del Grande Fratello che si è scusato ammettendo di non riconoscersi in quel video.
Ma le grane per i grillini non si esauriscono qui, perché due senatori, Gregorio De Falco e Paola Nugnes, hanno contribuito a far passare un emendamento dell’opposizione in merito al condono edilizio ad Ischia sul decreto Genova. Il primo ha votato a favore, la seconda si è astenuta, sicuramente si è trattato di una presa di distanza dalle posizioni del governo di cui sarebbero espressione, probabile che ne verrà decretata l’espulsione con la conseguenza che la maggioranza potrebbe ritrovarsi depotenziata a Palazzo Madama.
Clima di fibrillazioni, lo scenario si arroventa con i Cinque Stelle che sono alle prese con problemi esterni (i giornalisti) ed interni (i dissidenti), vedremo se tutto questo avrà una ricaduta anche sulla tenuta dell’esecutivo.
Maurizio Longhi per BreveNews.Com
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