Vittoria Puccini intervistata da Vanity Fair
Vittoria Puccini, 37 anni, ha rilasciato una bella intervista a Vanity Fair. L’attrice sarà nelle sale cinematografiche dal 15 novembre con la commedia Cosa fai a Capodanno? con Luca Argentero, Ilenia Pastorelli, Alessandro Haber, Isabella Ferrari, Valentina Lodovini e Riccardo Scamarcio.
La Puccini ha esordito nel 2000 con Sergio Rubini nel film Tutto l’amore che c’è, “Al primo vero provino, senza aver mai recitato neanche alle scuole elementari, mi ritrovai in uno stanzone con centinaia di coetanee. All’inizio mi dividevo tra gli impieghi occasionali da babysitter e le ripetizioni di italiano. Dopo il trasferimento a Milano, a casa di una zia, mi ero iscritta a un’agenzia per modelle. Ma non volevo chiedere soldi e desideravo essere indipendente”.
Il padre dell’attrice, un professore universitario, le aveva dato un ultimatum, “Datti due anni di tempo per realizzare il tuo sogno: se ce la fai siamo felici, altrimenti torni a casa” e la fortuna ha bussato alla porta di Vittoria con la fiction Elisa di Rivombrosa, “Me ne accorsi in treno, all’improvviso, leggendo su un settimanale una terna di premiati per il Telegatto. C’erano Maria De Filippi e Simona Ventura e in mezzo a loro, c’ero io. Quel premio lo vinsi e lo conservo ancora, senza spocchia, ma con grande orgoglio”.
Da allora La Puccini non si è più fermata, tanti film con nomi prestigiosi, De Maria, Lizzani, Özpetek, Avati, Muccino, i fratelli Taviani e Paolo Genovese. “Tutti i registi con cui ho lavorato mi hanno lasciato qualcosa. Non mi sono mai montata la testa, non ho costruito un personaggio, non ho mai dovuto indossare maschere che non fossero quelle dei miei personaggi e soprattutto non ho mai fatto finta di essere un’altra da me. Dall’altro, anche grazie ai quei ruoli, ho attraversato decine di esistenze diverse e moltissime trasformazioni”.
L’attrice è diventata madre a 25 anni, dalla relazione con Alessandro Preziosi è nata Elena, “Non fu un caso perché io e suo padre volevamo un figlio e lo cercammo. La mia crescita è andata di pari passo alla maternità”. Della figlia racconta con orgoglio, “Mi ha cambiato la vita, ma ho avuto il privilegio, un lusso che per esempio non potrebbe mai toccare a un avvocato, di poterla crescere tra un set e l’altro. Mi sono sempre fatta in quattro, con le notti insonni perché volevo esserci e non lasciarla praticamente mai. Ho sempre fatto tutto io, a costo di non dormire e oggi quella sicurezza che da ragazza a me mancava, Elena ce l’ha”.
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