Eredita 90mila euro dalla madre e li spende tutti in gratta e vinci:
Protagonista della vicenda un 62enne di Dolo (Venezia) che ha ereditato 90mila euro dalla madre e nel giro di due anni li ha dilapidati in gratta e vinci. L’uomo ha subito depositato tutti i soldi su un conto personale non appena ha ricevuto il ricco lascito, ma tutto si è esaurito in poco tempo. La moglie si è anche rivolta all’Associazione difesa consumatori, che annuncia: “Faremo causa allo Stato”.
Il 62enne ha infatti cominciato ad acquistare ogni giorno pacchi di schedine da un rivenditore della zona. E non si è più fermato finché non ha letteralmente esaurito il ricco conto corrente. La dipendenza dal gioco lo induceva talvolta a staccare anche assegni di 4mila euro al giorno pur di avere tra le mani il malloppo di gratta e vinci.
Solo dopo molto tempo la moglie si è accorta che il marito stava sprecando tutti i soldi lasciati dalla madre nel gioco. Per l’uomo, più che la ricerca della ricca vincita, era proprio la dipendenza dal gioco a contare inducendolo a fare quotidianamente quegli assurdi acquisti di schedine. La moglie è rimasta all’oscuro di tutto anche perché il rivenditore, nei giorni in cui il marito era malato, gli portava al domicilio i gratta e vinci dopo essersi assicurato che la donna fosse fuori casa. Insomma, giocare era diventata una vera ossessione e i 90mila euro si sono volatilizzati.
Quando la moglie si è resa conto di quello che stava accadendo era troppo tardi. Si è quindi rivolta all’Adico, l’Associazione difesa consumatori, che sta valutando di chiamare in causa lo Stato italiano. E’ il presidente Carlo Garofolini a spiegare: “Pensiamo che lo Stato abbia responsabilità enormi in questa situazione, legata al gioco d’azzardo legalizzato. Pur coscienti delle difficoltà di una battaglia di questo tipo, pensiamo di avviare un’azione risarcitoria nei confronti dello Stato”.
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