Il capitano Ultimo racconta la cattura di Totò Riina:
Ospite a ‘Non è L’Arena’, trasmissione condotta da Massimo Giletti e in onda su La7, il colonnello Sergio De Caprio, meglio noto come Capitano Ultimo, ha parlato, tra le altre cose, dell’arresto grazie al quale è balzato agli onori della cronaca: Totò Riina.
“Ero con Vikingo quando catturammo Totò Riina. Eravamo nelle stradine siciliane e ad un certo punto Ombra, il nostro appuntato, ci ha detto che stava uscendo Sbirulino, che era il nome in codice per chiamare Totò Riina. Molto lucidamente abbiamo controllato se c’era una struttura militari avversaria. Al semaforo due macchine davanti, due macchine dietro”.
“Abbiamo stabilito il tutto e lo abbiamo catturato, insieme a Biondino. Poi siamo andati in caserma. Cosa ha provato quando ha guardato Riina negli occhi? Era un prigioniero, un uomo che aveva perso. Vivevamo nei camion, dove capitava, come persone emarginate. Con i miei uomini avevamo lo stesso amore per la bandiera, per le persone semplici, non volevamo niente, volevamo solo combattere per la legge, per il popolo. E’ lo spirito del carabiniere, del combattente”.
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