Peter Gomez intervista Giancarlo Magalli a ‘La Confessione’ su NOVE. Eccone uno stralcio:
“Io meglio della televisione che faccio? Me lo dico anche io certe volte, oltre agli altri. Me lo dico anch’io nel senso che ho in mente una televisione che a volte ho fatto, a volte non riesco a fare. Il problema è che la televisione che mi piace la potrei fare però dovrei convincere i dirigenti a farmela fare”, spiega il volto storico e più amato di Raidue .
Del Noce l’aveva messa in quarantena, è vero?
“Del Noce ne ha fatte tante, non è che stiamo a rievocarle tutte, ne ha fatte tante non solo a me, basta pensare a quello che ha fatto a Biagi”.
Appunto, ma perché a lei? A Biagi era più facile capirlo.
“Così, perché lui aveva le sue preferenze, era il direttore e decideva. Io facevo per esempio allora due programmi di grande successo, uno era ‘I cervelloni’, l’altro ‘Fantastica italiana’. Appena diventò direttore Del Noce, mi tolse ‘I cervelloni’, lo dette a una conduttrice e lo chiusero dopo due puntate. Io erano anni che lo facevo. ‘Fantastica italiana’ lo dette a due conduttori e lo chiusero dopo una puntata. E di queste botte di genio ne ha fatte parecchie”.
Sulla Rai del passato, partiamo da una cosa che lei ha detto: ‘I dirigenti Rai passano come meteore, anzi come meteoriti visti i danni che fanno. Chi ha fatto più danni di tutti?
“Da un certo punto di vista chi ha fatto più danni sono stati i socialisti”.
Cosa ha provato quando ha sentito le intercettazioni tra Agostino Saccà (ex Dg Rai ndr) e Silvio Berlusconi, con il presidente del Consiglio, proprietario di Mediaset, che chiedeva favori e l’altro eseguiva mettendosi sull’attenti?
“Ho provato rabbia e indignazione anche perché poi con Saccà ho avuto anche qualche scontro personale e quindi poi scoprire che questo che con me faceva tanto il proboviro, in realtà poi stava a mezzo servizio con il capo della concorrenza, non mi ha fatto piacere devo dire”.
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