Maria Teresa Ruta intervistata da Spy
Maria Teresa Ruta racconta in esclusiva al settimanale Spy, in edicola da venerdì 12 ottobre, il suo ritorno in tv con “Pechino Express”. Dopo tanti anni di assenza dal piccolo schermo, la Ruta è entusiasta, “Il programma mi ha fatto ritrovare il mio pubblico e mi ha fatto scoprire alle nuove generazioni. Il mio pubblico è quello che va al mercato, che fa alla spesa. E poi sono persone avanti con l’età, perché io ho fatto compagnia ai telespettatori dagli Anni 80 al Duemila. Ora, con grandissima sorpresa, le persone più giovani mi hanno scoperta, mentre coloro che mi conoscevano già hanno ritirato fuori dal cassetto l’idea che avevano di Maria Teresa Ruta. Perché in tutti questi anni il mio nome è sempre rimasto impresso nella mente delle persone, ma magari i ricordi erano sfocati, non avendomi quasi più vista. Grazie a questa avventura, dove c’è meno Ruta e più Maria Teresa, forse la gente mi ha conosciuta come mai prima”.
La Ruta racconta anche il motivo per cui si era allontanata dal piccolo schermo negli ultimi anni, “Ho preferito dedicarmi a me stessa e lasciare spazio alle nuove leve. L’ho fatto inconsciamente, perché soffrivo quando vedevo giovani meritevoli e capaci, come mia figlia Guenda, che non riuscivano a trovare il loro spazio. Allora, siccome non potevo chiedere ai miei colleghi di fare lo stesso, ho deciso di dare io il buon esempio e farmi da parte. Quando incontro le persone per strada mi dicono: ‘Signora Ruta, lei ci manca’. Ecco, il rapporto quotidiano con il pubblico manca anche a me. E poi fare l’opinionista, come ho cercato di reinventarmi, è molto più complicato”.
Maria Teresa non ha di certo perso l’ottimismo che l’ha sempre contraddistinta, “riguardandomi indietro, devo considerarmi soddisfatta: le botte di fortuna mi hanno sempre accompagnata e io non mi sono mai tirata indietro ai treni che passavano, magari salendoci di corsa o perdendo la valigia. Ma quando ci salivo mi preparavo e studiavo, anche di notte”.
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