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Cronaca

Roma, trovata morta il giudice Simonetta DʼAlessandro: ipotesi malore

Roma, trovata morta il giudice Simonetta DʼAlessandro:

Simonetta D’Alessandro, giudice di sezione al Tribunale di Roma, è stata trovata morta nella sua casa nel centro storico di Roma. La donna in passato ha ricoperto il ruolo di gip occupandosi di importanti inchieste. A gennaio scorso firmò l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per 32 esponenti del clan Spada. A dare l’allarme il figlio che non avendo notizie della madre si è presentato dai carabinieri. Si ipotizza un malore.

Non solo la recente inchiesta sul clan Spada, il giudice D’Alessandro nella sua carriera ha seguito importantissime inchieste sulla criminalità organizzata e reati contro la Pubblica Amministrazione. Ha seguito una tranche di “Mafia Capitale” legata all’assegnazione dei lavori in alcuni campi nomadi, firmando 13 rinvii a giudizio.

Suo figlio, preoccupato perché non aveva più notizie, si è presentato alla stazione Prati dei carabinieri per dare l’allarme. Così i militari sono entrati nell’abitazione trovando all’interno il cadavere del magistrato. In casa tutto era in ordine: nessun segno di effrazione sulla porta o sulle finestre. Il medico legale, nel corso di un primo esame, non ha riscontrato segni evidenti di violenza. Gli investigatori ipotizzano un malore.

Nata a Foggia 58 anni fa Simonetta D’Alessandro è stata titolare dell’inchiesta Fini-Tulliani. Nella sua lunga carriera si è occupata anche di terrorismo e nuove Brigate rosse. Nel 2016 decise l’archiviazione dell’ultima inchiesta sulla morte di Roberto Calvi, il presidente del Banco Ambrosiano trovato impiccato sotto il Ponte dei Frati Neri a Londra il 18 giugno 1982.

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