Tensioni in maggioranza, il Def e Berlusconi che risponde a Salvini:
Ha suscitato un vespaio di polemiche l’uscita di Rocco Casalino che, rivolgendosi a dei giornalisti con un messaggio audio, dichiarava che, se i tecnici del Ministero dell’Economia non troveranno le risorse per finanziare il reddito di cittadinanza, saranno epurati. Casalino è il portavoce dei Cinquestelle e del presidente del Consiglio, le sue dichiarazioni dai contenuti fortissimi sono state brandite dall’opposizione che parlano di un atteggiamento ricattatorio nei confronti di funzionari dello Stato. Dall’entourage grillino, invece, arriva una strenua difesa nei confronti del loro portavoce, soprattutto Alessandro Di Battista, dal suo soggiorno guatemalteco, ha scritto un lungo post nel quale si professa concorde con l’addetto alla comunicazione di Palazzo Chigi ventilando la possibilità di passare alle purghe, anzi, ai coltelli, per usare le parole testuali dello stesso Casalino.
Sono giorni febbrili per il governo e per il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, in vista dell’imminente legge finanziaria che, a detta di tutti gli esponenti della maggioranza giallo-verde, conterrà tutto ciò che prevede il contratto di governo: flat tax, reddito di cittadinanza, pace fiscale e superamento della legge Fornero. In tutto questo, servono altri 12,5 miliardi per disinnescare le clausole di salvaguardia evitando lo spauracchio dell’aumento dell’Iva. Sotto i riflettori c’è, appunto, il Mef, il dicastero deputato al reperimento delle risorse per finanziare quella che viene annunciata come “una manovra coraggiosa che rispetterà i vincoli europei”. Finché non verrà pubblicata questa tanto attesa manovra, ogni giorno divampa una polemica, come quella che ha riguardato il vicepremier, Luigi Di Maio, il quale, riferendosi al responsabile del Tesoro, ha detto che “un ministro serio, i soldi li trova”.
Un’altra domanda ricorrente è quella che riguarda la percentuale del deficit: si supererà la soglia dell’1,6%? Anche in questo caso, emergono le posizioni più disparate. C’è chi sostiene che bisogna restare nei limiti per non provocare reazioni negative dei mercati e l’aumento dello spread, mentre c’è chi dice che solo superando il 2% ci possono essere più investimenti per una maggiore crescita e competitività.
In tutto questo, pur crescendo vertiginosamente nei sondaggi, la Lega battibecca con le forze con cui si era presentata alle elezioni nella coalizione di centrodestra. L’altro vicepremier del governo, Matteo Salvini, commentando l’accordo trovato con Forza Italia e Fratelli d’Italia per presentare la coalizione unita alle prossime elezioni Regionali, ha detto che l’alleanza con il partito che fa capo a Silvio Berlusconi sarà circoscritta solo alla dimensione locale e non a quella nazionale. Dichiarazioni che, in un primo momento, hanno visto l’ex premier glissare per poi parlare di “frasi sgradevoli e inaccettabili”. Berlusconi vuole rilanciare il suo partito per evitare che finisca nelle fauci di una Lega che seguita a divorare i consensi degli alleati accreditandosi, secondo gli ultimi sondaggi, come il primo partito staccandosi di parecchi punti anche dai pentastellati.
Maurizio Longhi per BreveNews.Com
Aggiungi Commento