Niccolò Bettarini parla per la prima volta della sua aggressione ai microfoni di Verissimo:
“Mentre mi portavano in ospedale continuavo a ripetermi che non potevo e non volevo morire in quel modo”. Niccolò Bettarini insieme alla mamma Simona Ventura ospiti sabato 15 settembre a “Verissimo”, parlano per la prima volta con Silvia Toffanin della terribile aggressione subita dal ragazzo lo scorso luglio. Niccolò ricorda le dolorose emozioni vissute in quegli attimi: “Penso sia normale avere paura in certi momenti”.
“Chi ha sofferto di più è stata la mia famiglia. Per la prima volta ho visto mio padre piangere. Mamma e papà sono stati entrambi molto male e vederli così mi ha fatto più male delle undici coltellate” aggiunge il ragazzo.
Come riporta TgCom24, un’esperienza tremenda che ha segnato nel profondo anche la Ventura: “Da pochi mesi a questa parte vivo le esperienze della vita e di lavoro con un’altra percezione. Abbiamo vissuto questa cosa come un grande segnale, come a dirci che i valori sono altri”. Ripercorrendo quei momenti la conduttrice ricorda: “Dentro di me sentivo che non poteva essere così grave come stavo leggendo sui giornali. Il mio compagno Gerò è corso in ospedale prima di me e tutti si sono prodigati per starmi vicino, a partire dalle istituzioni e dal sindaco di Milano. Adesso ci aspetta una nuova vita con nuovi colori”.
Infine, a Silvia Toffanin che le chiede se ora abbia paura per i suoi figli, Simona risponde: “Sono cattolica, ma anche molto fatalista, credo che per ognuno di noi ci sia un destino già scritto. Tenerli a casa non serve a nulla. Certamente Niccolò adesso è contento di questa nuova vita e spero che la veda da una prospettiva differente”.
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