Nomine Rai, Fabrizio Salini ad, Marcello Foa presidente: chi sono i giornalisti indicati ai vertici del servizio pubblico
Il governo ha raggiunto l’accordo sui nomi di Fabrizio Salini come amministratore delegato e Marcello Foa alla presidenza della Rai. Alla Rai “diamo il via a una vera rivoluzione culturale“. Sono queste le prime parole del vicepremier Luigi di Maio alla fine del consiglio dei Ministri di venerdì, giornata in cui è stato trovato l’accordo sulle nomine Rai.
E’ stato il nome di Foa, alla fine, che ha permesso al governo gialloverde di archiviare la pratica Rai: perché, fino a poche ore prima dell’accordo, la poltrona del presidente di Viale Mazzini era tutt’altro che assegnata, a fronte di un accordo condiviso su Salini. Per Di Maio, Salini e Foa sono nomi che “il presidente del Consiglio e il Cdm hanno ritenuto all’altezza di questa grande sfida per liberarci dei raccomandati e dei parassiti”.
Al vertice della Rai “noi abbiamo indicato un ad e un presidente staccati dai partiti, due giornalisti, manager, imprenditori”. Così Matteo Salvini dal palco del comizio a Fontevivo di Parma, è tornato sulle nomine del servizio pubblico. Rispetto alle critiche del Pd, il vicepremier ha aggiunto: “Finalmente ci saranno tante voci diverse alla Rai. Non ci sarà solo la voce della sinistra renziana, ma tante voci diverse. Hanno paura che cambi qualcosa in Rai, la loro paura è fondata. Cambieranno le cose, verranno valorizzati giornalisti dimenticati perché non erano di sinistra”.
Fabrizio Salini, dal 2003 al 2011 ha ricoperto il ruolo di Vice President-Head of Entertainment Channels per Fox International Channels Italy prima di arrivare a Sky Italia, dove ha diretto Sky Uno e l’offerta di Sky Cinema. Nel 2012 è entrato nel cda di Switchover Media, occupandosi del lancio dei due canali in chiaro visibili sul digitale terrestre Giallo e Focus. Tornato in Fox Italia come amministratore delegato, dal 2015 all’estate scorsa ha diretto La7.
Marcello Foa, blogger, saggista, giornalista, docente esperto in tecniche di manipolazione dei media, commentatore per la Bbc ma anche per Russia Today. Ex inviato che per il Giornale di Indro Montanelli seguì il dissolvimento dell’impero sovietico.
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