Assegno familiare, a chi spetta e come richiederlo:
Come ogni anno arriva l’aggiornamento da parte del ministero dell’Economia sulle soglie di reddito entro cui le famiglie possono essere ammesse a percepire l’Anf, l’assegno al nucleo familiare erogato dall’Inps. A comunicare la novità è lo stesso ente previdenziale in una recente circolare: la soglia di povertà si estende ora ai nuclei con Isee fino a 14.541 euro annui, rispetto ai 14.383 euro del 2017. Le famiglie con due figli, inoltre, potranno ottenere un assegno più cospicuo, pari a 258 euro, mentre resta identico l’importo in caso di figlio unico.
Da questo mese fino al 30 giugno 2019, i nuovi importi e i livelli di reddito stabiliti dal Mef con validità annuale, saranno consultabili nelle tabelle allegate alla circolare 68/2018 dell’Inps, e tengono conto della variazione Istat dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati e dell’aumento dell’inflazione, che nell’ultimo anno è cresciuta dell’1,1%. Anche nel 2018, i nuclei con un solo figlio possono ottenere un assegno massimo di 137, 50 euro.
La cifra sale a 258,33 euro in caso di due figli a carico, ma solo se l’Isee resta entro i 14.541 euro annui. Previsto un bonus maggiore per i nuclei in condizione di particolare disagio: ad esempio le famiglie con un solo genitore (e di conseguenza un solo stipendio) e tre figli hanno diritto a un assegno di 458 euro mensili. Aiuti più sostanziosi anche in caso di figli disabili, sia minorenni sia over 18, cui spetta un assegno massimo di 168 euro al mese purché si abbia un Isee entro i 25.660 euro annui.
L’assegno al nucleo familiare, il cosiddetto Anf, è un sostegno economico erogato dall’Inps alle famiglie (meno abbienti) di lavoratori e pensionati appartenenti a una serie di categorie: lavoratori dipendenti, anche agricoli; lavoratori domestici, iscritti alla Gestione separata Inps; titolari di pensione a carico sia del Fondo pensioni lavoratori dipendenti, sia dei fondi speciali ed ex ENPALS; titolari di prestazioni previdenziali; lavoratori in altre situazioni di pagamento diretto.
L’importo dell’assegno è calcolato in base al tipo di famiglia, al numero di componenti e al suo reddito complessivo. Vanno dichiarati i guadagni derivanti per almeno il 70% da lavoro dipendente, prodotti nell’anno solare precedente il primo luglio di ogni anno. L’assegno viene corrisposto dal datore di lavoro per conto dell’Inps insieme alla retribuzione o, in tutti gli altri casi, direttamente dall’istituto previdenziale tramite un bonifico in ufficio postale o accredito su conto corrente.
Come presentare domanda. I lavoratori dipendenti possono compilare e consegnare il modello ANF/DIP al proprio datore di lavoro (entro cinque anni dalla conclusione del rapporto di lavoro). Nel caso in cui la famiglia si sia allargata o il reddito familiare sia cresciuto, al modello va allegata anche l’apposita autorizzazione Inps, da richiedere prima.Per tutte le altre categorie professionali la domanda va inviata online tramite il sito Inps oppure per telefono chiamando il contact center al numero 803164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile o con l’aiuto di un patronato. I dipendenti pubblici possono presentare l’istanza attraverso il modulo disponibile sul sito NoiPA sotto la voce ‘Persone’. Sul modello bisognerà indicare il reddito familiare complessivo percepito nel 2017 e i redditi a tassazione separata riportati nella Certificazione Unica 2018, allegando i documenti d’identità di chi richiede l’assegno e del coniuge.
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