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A seno nudo contro i giudici e Signorini. La protesta social di Paola Barale: “Sono stata umiliata tre volte…”

La protesta social di Paola Barale:

Protesta social di Paola Barale che è apparsa su Instagram, con in mano un cartello con la scritta “Chiuso” e la didascalia “Il reato non sussiste”. A far scattare la protesta, spiega la Barale: “Non so se ve lo ricordate, ma l’anno scorso sono stata paparazzata a casa mia a seno nudo, in un mio momento privato e non in topless, e per quanto mi riguarda c’è una bella differenza. A casa mia, ad Ibiza ,che si trova in un comprensorio privato (dove per entrare devi superare una guardiola con una sicurezza) appena sveglia la mattina…”, scrive.

L’ex showgirl ha presentato una denuncia per violazione della privacy, ma le sue richieste non sono state accolte come avrebbe voluto. Il monito è contro un servizio del settimanale Chi. “Ieri per la terza volta è arrivata l’umiliazione (era già stata chiesta l’archiviazione, ho fatto appello e ieri la bella notizia) perché secondo la legge italiana o meglio a detta delle 2 giudici donne che hanno seguito il caso e hanno deciso che il reato non esiste. Secondo la legge o meglio, sempre secondo queste 2 giudici donne non è stata violata la mia privacy. Secondo loro no”.

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