Bergamo, da 33 anni in causa per malasanità
Nunzia Coppola Lodi è una signora di Bergamo che da ben 33 anni lotta contro un caso di malasanità. La Coppola 33 anni fa, con parto cesareo diede alla luce suo figlio Andrea, ma dopo soli 10 mesi si ritroverò di nuovo ricoverata all’ospedale di Bergamo in cui iniziò il suo calvario.
Inizialmente si indagò per il sospetto di un tumore che le provocava ittero e crampi, poi le analisi accertarono che l’equipe medica in sala operatoria al momento del parto, si era dimenticata una garza nel suo addome. Era il 1985 e da allora non vi è stato alcun risarcimento.
Come riportato dal Corriere della Sera, inizialmente la Coppola era stata seguita dal padre avvocato ed ora è subentrato il figlio che in 33 anni ha avuto modo di laurearsi e prendere l’abilitazione, “Ho pensato di mollare tutto, ma sono andata avanti anche per le persone che, a differenza mia, non sono avvocati e probabilmente avrebbero accettato l’offerta iniziale. Non è giusto. Se si sbaglia, si deve chiedere scusa e andare incontro alla persona che ha subito l’errore”, ha affermato la donna.
L’ospedale in un primo tempo aveva offerto 40 milioni di lire, rifiutati dalla Cappola, per poi arrivare ad oltre 98 milioni di lire con la sentenza d’appello. L’assicurazione effettuò anche il risarcimento, poi annullato per un errore procedurale. Da allora l’odissea non ha avuto ancora termine.
Aggiungi Commento