Truffa di due onlus ai danni dei migranti, le intercettazioni incastrano i responsabili
La Polizia di Stato di Latina ha arrestato 6 soggetti, responsabili di Onlus operanti nella gestione di numerosi Centri di Accoglienza Straordinaria (C.A.S.) nel sud Pontino per i reati di falso, truffa aggravata, frode nelle pubbliche forniture e maltrattamenti nei confronti dei migranti.
L’indagine coordinata dal sostituto procuratore Giuseppe Miliano ha portato all’arresto di 6 persone, tra cui i gestori di due onlus, La Ginestra e L’Azalea, che gestivano diverse strutture di accoglienza nel piccolo centro laziale.
“Un euro e 66 centesimi a testa, pranzo e cena”. Per ospitare i richiedenti asilo nelle sue strutture. A fronte dei 35 che la Prefettura garantiva alla onlus per ogni migrante ospitato. E dalle intercettazioni, come riporta Il Fatto Quotidiano, emergono le prove che dimostrano l’arricchimento dei responsabili delle Onlus, ai danni dei migranti.
Quattro milioni e centomila euro. Per la precisione 4.114.112,20 euro. Sulla pelle dei richiedenti asilo. Sono i danari pubblici arrivati in poco più di due anni mezzo sui conti correnti del La Ginestra. La onlus del presidente Luca Macaro, gestisce diversi centri, tra i quali Villa Luda, situato in Via Zara, a Fondi, per la quale il capo paga 6mila euro al mese di affitto, un prezzo quadruplo rispetto a quello che l’organizzazione paga per altre strutture, come quella de La Ginestra, in via Fermi e de Piccola Africa, in via Chiarastella: I 6mila Macaro li paga ai suoi genitori, proprietari dell’immobile di via Zara.
Macaro, intende investire i soldi guadagnati. Dalle intercettazioni risultano trattative per aprire una società per gestire un negozio di alimentari e l’acquisto di una casa del valore di 314.000 euro.
Anche Luigi Pannozzo, presidente de L’Azalea, altra onlus finita sotto la lente d’ingrandimento della Procura di Latina, sogna in grande. I soldi della Prefettura arrivano, occorre investirli. Tra il novembre 2016 e il giugno 2017 la sua “organizzazione non lucrativa di utilità sociale” incassa 630mila euro. “Ne vale la pena fino a quando mi sono messo da parte un milione di euro“, racconta Pannozzo al telefono ad un’amica.
Anche Pannozzo vuole investire i guadagni, comprando una casa in Grecia come racconta al telefono alla zia, che lo mette in guardia, “Li devi giustificare questi soldi… dove li hai presi, capito? (…) Stai attento a come ti muovi”. “Sì – la rassicura Luigi – la prendo, tra due anni me ne vado là… me ne vado in pensione là”.
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