La giornalista del New York Times come Zoe Barnes di House of Cards
Ali Watkins, 26 anni, giornalista del New York Times assunta lo scorso dicembre, è salita alla ribalta per una serie di scoop messi a segno durante una relazione sentimentale con un alto funzionario della commissione intelligence del Senato, James A. Wolfe, 57 anni, arrestato nei giorni scorsi per aver mentito all’Fbi su alcune fughe di notizie. Ora il New York Times l’ha messa sotto inchiesta.
Attraverso la commissione intelligence del Senato Usa, di cui Wolfe era responsabile, sono passate, scrive il “Corriere della Sera”, le inchieste parlamentari più delicate, a cominciare dal “Russiagate”. Tra gli scoop pubblicati dalla giornalista, c’è anche quello dell’incontro di Carter Page, uno dei consiglieri di Trump, che aveva incontrato un’ex spia russa durante la campagna elettorale del 2016. Wolfe è finito sotto inchiesta ed è stato poi arrestato dall’Fbi, per aver rivelato alla Watkins e, pare, ad altri tre giornalisti, quanto dicevano documenti consegnati dai servizi segreti alla commissione Intelligence. Lui ha negato ma è poi emerso che Wolfe era strettamente sorvegliato, e quindi i suoi messaggi e telefonate scambiati con la Watkins erano stati tutti intercettati dalla Giustizia Usa.
Una vicenda che evoca quella di un personaggio di House of Cards, da cui la reporter era stata affascinata quando nel 2013 era arrivata a Washington per studiare giornalismo: Zoe Barnes, la cronista ambiziosa ma anche ingenua uccisa da Frank Underwood, il deputato democratico che diventa presidente degli Stati dopo una serie di intrighi e con cui aveva iniziato una relazione per ottenere informazioni riservate. “In una scala etica da 1 a 10, come vi sentireste ad essere Zoe Barnes nella realtà in cambio di idee per articoli?”, aveva twittato Ali aggiungendo per sdrammatizzare l’hashtag #Totalkidding (è uno scherzo totale, ndr).
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