Maturità 2018, tutto quello che c’è da sapere:
È arrivato il momento dei temuti esami di maturità per i circa 500mila studenti delle scuole superiori italiane. Si parte mercoledì 20 giugno alle 8.30 con la prova di italiano in 25.606 classi controllate, supportate e valutate da 12.865 commissioni. I maturandi dell’anno scolastico 2017-2018 sono i classe ’99, gli ultimi nati nel vecchio millennio. Già partito il tototracce per la prima prova con i possibili autori, i titoli più gettonati e quelli più temuti. Intanto il ministero dell’Istruzione ricorda con un vademecum cosa si può e non si può fare durante gli esami.
La prima prova
Per quanto riguarda le prove scritte, la prima – come sempre – è quella di italiano. Ogni studente può scegliere tra le quattro tipologie di tracce che il ministero dell’Istruzione dispone indistintamente per tutti gli istituti. Nello specifico: analisi del testo, saggio breve o articolo di giornale, tema storico e tema di attualità. Il tempo massimo per lo svolgimento è di sei ore ma non si può consegnare prima di tre ore dall’inizio. Questa, come la seconda e la terza prova, assegna un massimo di 15 punti, che verranno sommati ai crediti formativi accumulati negli ultimi tre anni e al voto dell’esame orale.
Gli autori più temuti
Tra le prove più temute del primo giorno d’esame c’è l’analisi del testo letterario. È il Miur a scegliere il brano da analizzare e la paura degli studenti è quella che esca un autore che non riescono a capire o che magari non è stato affrontato durante l’anno scolastico. Nella community di studenti on line ScuolaZoo, alcuni maturandi hanno rivelato qual è l’autore che proprio vorrebbero evitare: in testa alla classifica c’è Magris, il più temuto già per la Maturità 2017 ma che non è poi risultato tra quelli selezionati. Gli studenti hanno paura anche di Marinetti: nessun futurista è mai uscito in prima prova. Tra gli autori mai scelti dal Miur per l’analisi del testo c’è anche Foscolo, e molti alunni sperano che non esca nemmeno quest’anno. Infine, Caproni è stato scelto dal ministero nella passata edizione della Maturità, quindi è molto improbabile che esca anche quest’anno. Visto il panico che ha creato fra i maturandi dell’anno scorso, però, anche nel 2018 è lui uno degli autori più temuti.
Il tototracce
Ricorrenze, anniversari di nascita e di morte, ma anche avvenimenti recenti e attuali. Sono numerosi gli elementi che vengono presi in considerazione per provare a indovinare quali potrebbero essere le tracce e gli autori scelti dal Miur. Dunque, per quanto riguarda l’ambito letterario, tra i papabili vengono dati Giacomo Leopardi (al 220esimo anniversario dalla sua morte e 200esimo dalla stesura definitiva de L’Infinito), Ugo Foscolo (240 anni fa la sua nascita), ma anche Salvatore Quasimodo (a 50 anni dalla sua morte) e Gabriele D’annunzio (80 anni fa la sua morte). Nell’ambito storico, invece, da segnalare i 100 anni della Rivoluzione d’ottobre, gli 80 anni dalla promulgazione delle leggi fasciste, i 70 anni della Costituzione ma soprattutto i 40 anni del sequestro Moro, i 50 anni dalla morte di Martin Luther King e il centesimo anniversario della nascita di Nelson Mandela. Non vengono sottovalutati neppure i 70 anni della nascita dello Stato di Israele, visto il legame con la vicenda di Gerusalemme capitale, e il 40esimo anniversario della legge Basaglia, che impose la chiusura dei manicomi in Italia. Per chi volesse scegliere invece il cosiddetto tema di attualità, tra i più gettonati ci sono: la guerra in Siria, l’incontro tra Kim Jong-un e Donald Trump, Ius soli e immigrazione, ma anche elezioni politiche 2018, il biotestamento e la morte dell’astrofisico Stephen Hawking dello scorso marzo.
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La seconda prova
La seconda prova è in calendario giovedì 21 giugno alle 8.30. In questo caso, la durata dipende dalle discipline che caratterizzano gli indirizzi ed è variabile dalle quattro alle otto ore, tranne che per alcuni indirizzi, come i Licei musicali, coreutici e artistici, dove la prova può svolgersi in due o più giorni. Già da tempo sono state comunicate le materie per i vari indirizzi. Allo scientifico è prevista matematica (scongiurato l’incubo fisica), mentre al classico la versione sarà di greco. Per quanto riguarda gli altri indirizzi, lingua e cultura straniera 1 per il liceo linguistico, scienze umane per l’opzione economico-sociale, discipline artistiche e progettuali caratterizzanti l’indirizzo di studi per il liceo artistico. Teoria, analisi e composizione sarà la materia della seconda prova al liceo musicale, tecniche della danza al liceo coreutico. Negli istituti tecnici, lingua inglese nell’opzione Relazioni internazionali per il marketing e nell’indirizzo Turismo, estimo per l’indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio, meccanica, macchine ed energia per l’indirizzo Meccanica, Meccatronica ed Energia, sistemi e reti per l’indirizzo Informatica e telecomunicazioni, progettazione multimediale per l’indirizzo Grafica e comunicazione. Infine economia, estimo, marketing e legislazione per l’indirizzo Agrario. In relazione agli istituti professionali, le scelte sono ricadute su: diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva nell’articolazione Accoglienza turistica, tecniche professionali dei servizi commerciali per l’indirizzo Servizi commerciali, tecnica di produzione e di organizzazione nell’indirizzo Produzioni industriali e artigianali – articolazione Industria e tecnologie e tecniche di installazione e manutenzione per l’indirizzo Manutenzione e Assistenza tecnica.
Terza e quarta prova
La terza prova, assegnata da ciascuna commissione d’esame, è in calendario lunedì 25 giugno, a partire dalle ore 8.30. Esattamente come lo scorso anno, la commissione, nella predisposizione della terza prova, potrà tenere conto, ai fini dell’accertamento delle competenze, delle abilità e delle conoscenze, ma anche delle esperienze condotte con l’alternanza scuola-lavoro, stage e tirocinio, e della disciplina non linguistica insegnata tramite la metodologia Clil. Quello del 2018 è l’ultimo esame di maturità in cui è prevista la terza prova, che sarà abolita a partire dal 2018-19. Sempre relativamente all’anno in corso, la quarta prova, che si effettua nei Licei e negli Istituti tecnici presso i quali sono presenti i progetti sperimentali di doppio diploma italo-francese Esabac ed Esabac Techno e nei Licei con sezioni ad opzione internazionale spagnola, tedesca e cinese, è programmata per giovedì 28 giugno alle 8.30. Gli orali, invece, iniziano generalmente due giorni dopo la fine della terza prova. Orientativamente, quindi, quest’anno potrebbero iniziare mercoledì 27 giugno.
Il vademecum ministeriale
In vista degli esami di maturità, il ministero della Pubblica istruzione ha diffuso una circolare sugli “adempimenti tecnici”. In poche parole, una sorta di vademecum in cui viene stabilito cosa si può o non si può fare durante le prove. Confermato il “divieto tassativo di utilizzare cellulari, smartphone, Pc e qualsiasi altra apparecchiatura elettronica in grado di accedere alla rete o riprodurre file e immagini, pena l’esclusione dall’esame”. Dallo scorso anno vengono fornite indicazioni anche sull’uso delle calcolatrici scientifiche e/o grafiche da usare nella seconda prova. Quelle ammissibili sono state rese note e chi vorrà usarle dovrà consegnarle il giorno della prima prova scritta per consentire alla commissione d’esame i necessari controlli.
Come si preparano gli alunni
Per preparare gli esami di Stato praticamente tutti gli studenti faranno affidamento esclusivamente su sé stessi, confermando il dato che, storicamente, vuole lo studio solitario la strada maestra per ripassare alla vigilia della maturità. Più di nove ragazzi su dieci, infatti, nelle prossime ore si chiuderanno in casa provando a incamerare il maggior numero di informazioni prima dell’inizio dell’esame. Lo rivela un sondaggio di Skuola.net, che ha anche accertato che la metà dei maturandi (50%) per la preparazione si affiderà principalmente ai tradizionali testi scolastici. L’alternativa più valida sembra essere il computer (30%), ovviamente connesso online: sette su dieci lo accenderanno per navigare su Internet e approfondire i concetti scritti sul libro. Smartphone e tablet? I ragazzi non li vedono come strumenti didattici: li userà solo uno su dieci.
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