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Cronaca

Firenze: “Sua madre è morta”. Ma i medici avevano sbagliato letto. Il macabro errore con i familiari di una paziente

“Sua madre è morta”. Ma i medici avevano sbagliato letto:

“Sua madre è morta, anzi no”. Sembra la trama di un film americano, ma non è così. Il macabro errore è accaduto all’ospedale di Careggi di Firenze, dove un grottesco scambio di letto ha mandato prima nello sconforto e poi nella rabbia una intera famiglia. A riportare l’accaduto è ‘Il Corriere Fiorentino’, contattato dal figlio della donna, un’anziana di 78 anni.

L’episodio è accaduto mercoledì, quando l’uomo ha portato sua madre in ospedale dopo un malore. Effettuati tutti gli esami di routine, la donna viene ricoverata nel reparto di medicina, per un approfondimento di diagnosi: giovedì a ora di pranzo torna a trovarla e la donna gli dice che è stanca, vuole riposare e gli consiglia di non tornare la sera.

Ieri, venerdì mattina, un messaggio in segreteria: «Un medico mi avvisava che, dopo che la guardia medica era passata in camera durante la notte e andava tutto bene, al controllo delle 7.30 del mattino l’avevano trovata morta nel letto», racconta. Richiamato, il medico conferma e gli fa una serie di domande sulla sepoltura.

La famiglia è a pezzi, il figlio è rammaricato anche per non averla vista la sera prima. Le nipotine scoppiano in lacrime, la famiglia è nello sconforto e partono già le prime telefonate per avvisare i parenti. Ma dopo mezz’ora, arriva un’altra telefonata: «Il medico di guardia mi chiama per avvisarmi che c’era stato un errore, uno scambio del numero di letto: era morta una donna ricoverata accanto a mia mamma».

Le scuse del medico, doverose, non riparano però i momenti terribili vissuti dalla famiglia: con un lieto fine, certo, ma un errore di superficialità clamoroso. Anche la primaria del reparto lo chiama per scusarsi del fatto increscioso, specificando di come si trattasse del primo caso in 40 anni. I familiari non hanno detto niente alla donna: ma chissà che non abbia sospettato qualcosa, vedendo i volti dei familiari corsi in ospedale ad abbracciarla.

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