In un’intervista a Vero, Sara Tommasi racconta dell’inferno vissuto negli ultimi anni
Sara Tommasi, in un’intervista a Vero, ripercorre un periodo difficile che oggi ha superato grazie all’ausilio dei dottori e alla vicinanza della famiglia: «Una lunga discesa che mi ha portato diritta all’inferno. Oggi tutto questo per me ha un nome: ho scoperto di essere affetta da una forma di bipolarismo che ha un carattere genetico».
“A 27 anni qualcosa nella mia testa ha cominciato a non funzionare. È avvenuto tutto molto lentamente, senza veri e propri segnali forti che potessero mettermi in allarme”, racconta la Tommasi. “Non sapevo quello che facevo. Potevano propormi di tutto, tanto io non avevo minimamente la forza di reagire e ragionare. Ci sono state delle volte che sono stata letteralmente raccolta per strada, in stato confusionale, e portata all’ospedale con l’ambulanza. Credetemi, è un miracolo se sono ancora viva“.
“Il merito e stato tutto di mia madre. Non mi ha mai abbandonata, anche quando sparivo nel nulla per giorni e giorni: ha consultato diversi ospedali italiani e, grazie alla sua tenacia, ho iniziato le prime cure”. Poi la Tommasi continua, “Ho subito sei ricoveri coatti – continua – Sono stata negli ospedali Sant’Andrea e Villa Santa Maria di Roma. Una anche nella clinica Le Betulle vicino Como, oltre al Santa Maria di Terni. Un calvario, ma oggi sono ancora qui, viva. E pronta a ricominciare da capo. Anche se non è facile”.
Oggi Sara sta meglio, vorrebbe aprire uno studio da commercialista e dice di avere accanto un uomo che le vuole bene, “Però non sono ancora pronta per avere una relazione importante perché sono molto concentrata su me stessa, anche se io vorrei tanto. La verità è che sogno una vita normale”.
Aggiungi Commento