Compravendite fittizie di giovani calciatori, Emilio Randacio scrive delle indagini sull’edizione odierna de “La Stampa”:
“Di Giacomo Lucarini, classe ’93, i procuratori di calcio di Serie A hanno perso le tracce da qualche tempo. Nonostante le ottime promesse nelle giovanili, il centrale difensivo cresciuto nel Milan, nell’ ultimo anno risulta essere svincolato, dopo un’ esperienza in Lega Pro nel Ravenna. Stando agli esperti di «scouting», oggi il suo valore di mercato si aggira sui «25 mila euro».
Davvero una promessa mancata, se si legge quanto, solo cinque anni fa, era stato invece valutato. A scoprire che qualcosa non deve essere andato per il verso giusto ci sta pensando la magistratura. Lucarini, il 27 agosto 2013, è stato scambiato con Stefan Simic – oggi centrale del Crotone – per 10 milioni di euro. Una svista? Non sembra. Secondo le convinzioni del pm di Milano, Giordano Baggio, un esempio di «doping amministrativo» – di cui sia Lucarini che Simic sono solo vittime, sia chiaro -.
CIFRE FUORI MERCATO – Le anomalie nei bilanci scoperte dalla Guardia di finanza di Genova e inviate a Milano per competenza, hanno portato a un’ iscrizione tra gli indagati per l’ ex numero due del Milan, l’ attuale senatore Adriano Galliani, ma anche per l’ ex presidente dell’ Inter, Erik Thohir.
Lo scambio a prezzi strabilianti tra Lucarini e Simic non è l’unica operazione di mercato nel mirino. Sempre sull’asse Milano-Genova – sponda rossoblù del presidente Enrico Preziosi – anche l’ Inter avrebbe effettuato una compravendita di giocatori a cifre – ne è convinta l’accusa – fuori mercato. Per i nerazzurri, infatti, nell’ inchiesta è finito lo scambio alla pari tra Michael Ventre e Vincenzo Tommasone.
Anche qui bisogna tornare indietro di cinque anni per focalizzare il cambio di casacca. Ventre, 22 anni, cresciuto nella Sanremese, attualmente risulta in forza alla Igea Virtus. Eppure, agli inizi di settembre 2013, era passato dal Genoa all’Inter in uno scambio. E per Tommasone gli ultimi campionati non sembrano essere stati esaltanti. Nella stagione in corso al Sant’Arcangelo, anche lui ha avuto una valutazione di 3,5 milioni di euro a bilancio, oltre a un procuratore che si chiama Mino Raiola.
La procura è convinta che le società, per «abbellire» i propri bilanci, abbiano gonfiato gli scambi di giovani promesse, facendo risultare plusvalenze stratosferiche. Tutti e quattro i giocatori, sono cresciuti nelle rispettive giovanili e con un valore di partenza molto basso.
Ora, la procura cercherà di fare chiarezza. Con un interrogativo che pesa sull’ esito di questa nuova inchiesta che mette in dubbio i bilanci delle squadre di serie A. Si potrà provare in un processo che due società abbiano stimato un giocatore ben sopra il suo reale valore?”
Fonte: Emilio Randacio per “La Stampa”
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