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Grande Fratello, il Codacons chiede la chiusura immediata

Non si placano le polemiche contro il Grande Fratello, interviene il Codacons

Il Codacons interviene a gamba tesa sul “Grande Fratello”, definendolo «una discarica televisiva» e «un circo degli orrori».

Sul reality di Canale 5, da diverse settimane al centro delle polemiche, innescate dalla violenza verbale scatenatasi contro la spagnola Aida Nizar, si abbatte anche la furia dell’associazione per la tutela dei consumatori che chiede a Mediaset “di fare un passo indietro, disponendo la sospensione del programma nell’interesse dei telespettatori“. Nella nota, l’associazione dei consumatori annuncia anche un esposto ad Agcom: “Abbiamo chiesto all’Autorità – si legge nella comunicato – di disporre la chiusura immediata della trasmissione qualora l’azienda non adotterà entro pochi giorni misure in tal senso”. Il “senso” sarebbe quello di mettere fine agli spiacevoli episodi di “bullismo” (e non solo) che stanno accadendo nella Casa. Episodi per cui anche il Moige ha già chiesto il “ritiro” degli sponsor dal reality.

Grande Fratello 2018 rischia, quindi, la chiusura immediata. «Tra volgarità di vario tipo, violenze verbali, personaggi borderline e finte storie d’amore a uso e consumo delle telecamere, il “Grande Fratello” è diventato una “discarica televisiva”, altamente diseducativa specie per i più giovani. Ad aggravare la situazione la scelta degli autori di inserire nella casa personaggi sopra le righe che sembrano mostrare disagi psicologici, le cui debolezze vengono così sfruttate ai fini di audience in una sorta di “circo degli orrori”», si legge nella nota del Codacons che definendo l’edizione come una delle più trash mai viste prima, fa riferimento all’ingresso in casa di personaggi “esagerati” come Rodrigo Alves, l’uomo che pur di somigliare al suo idolo (Ken di Barbie) si è sottoposto a più di 60 operazioni chirurgiche, mettendo a repentaglio la sua salute.

Non l’unico a scagliarsi contro il Gf: qualche giorno fa dopo la fuga degli sponsor, anche il MoiGe, il Movimento italiano Genitori, è sceso in campo puntando il dito contro il reality: «Il bullismo e il cyberbullismo sono problemi seri e complessi che non possono essere banalizzati all’interno di un format televisivo con il solo fine di incentivare la polemica e aumentare un audience cinico e barbaro. La dignità delle donne e l’educazione dei nostri figli non ha prezzo: mettiamo fine a questo disastro».

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