L’Aeronautica Civile colombiana ha accertato che lo schianto avvenne per esaurimento del carburante
L’Aeronautica Civile colombiana ha presentato in una conferenza stampa i risultati delle indagini che hanno impegnato per un anno e cinque mesi le autorità di cinque Paesi, sul disastro aereo di Medellin.
La scatola nera ha rivelato le cause dalla strage che ha colpito la Chapecoense. Secondo la relazione finale, pare che a far precipitare l’aereo con a bordo giocatori e staff della squadra brasiliana sia stata la carenza di carburante.
Nella tragedia persero la vita 71 persone, tra cui i calciatori della Chapecoense, uomini dello staff e giornalisti al seguito. La squadra brasiliana non arrivò mai a Medellin per giocare la finale della Coppa Sudamericana. Le autorità hanno oggi confermato come l’aereo fosse in stato d’emergenza già da 40 minuti, prima di cadere, senza carburante (la vera causa del disastro), nelle montagne intorno a Medellin.
Il colonnello Miguel Camacho, a capo della commissione d’inchiesta sull’incidente ha rivelato: “La Tragedia è avvenuta per esaurimento del carburante in seguito a una inadeguata gestione del rischio da parte della Compagnia aerea LaMia”.
Secondo quanto scritto nella relazione finale “quaranta minuti prima dell’impatto, la spia del carburante basso si era accesa e da quel momento in poi, l’aereo era già in una situazione di emergenza che l’equipaggio non ha segnalato ai controllori del traffico aereo” al fine di ottenere “una priorità” per atterrare.
Dal Brasile l’aereo ha fatto una fermata tecnica in Bolivia prima di dirigersi verso la Colombia. Secondo un rappresentante della compagnia LaMia, il velivolo aveva violato il piano di volo che prevedeva un rifornimento in Cobija, una città boliviana al confine con il Brasile o Bogotà. La tragedia poteva e doveva dunque essere evitata.
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