Arrestati due romanisti. Uefa: provvedimenti severissimi”
E’ in coma, con gravi danni al cervello, Sean Cox, 53 anni, il tifoso d’origine irlandese del Liverpool aggredito fuori dalla stadio prima di Liverpool-Roma. Lo riferiscono i familiari ai media britannici. La moglie, secondo altri parenti sentiti dal Mirror e dal Liverpool Echo, si sta chiedendo in queste ore “se non sia il caso di lasciarlo andare”.
La polizia britannica ha confermato: due giovani di 25 e 26 anni, entrambi arrivati a Liverpool da Roma per l’andata della semifinale di Champions, sono stati arrestati per tentato omicidio. Oltre ai due, sono stati fermati altri sette per danneggiamenti, possesso di droga o armi offensive e altro.
“La Roma condanna con la massima fermezza il comportamento aberrante di una piccola minoranza di tifosi che ad Anfield ha fatto vergognare il club e la stragrande maggioranza dei sostenitori giallorossi perbene”, così in una nota, pubblicata sulla versione inglese del sito ufficiale, il club giallorosso commenta gli incidenti prima del match. “Nel calcio non c’è posto per questo tipo di comportamento vile e il club sta collaborando con il Liverpool, l’Uefa e le autorità. I pensieri e le preghiere del club – conclude il comunicato – vanno al 53enne tifoso del Liverpool in ospedale e alla sua famiglia”.
L’Uefa è profondamente “scioccata” e annuncia “provvedimenti severissimi”. E’ questo il senso di una nota della federazione europea che definisce “vile” l’attacco avvenuto prima della semifinale di Champions.
In seguito agli incidenti, il Liverpool ha diffuso un comunicato ufficiale su Twitter. Il club si dice “scioccato e inorridito” per l’aggressione. “Il nostro pensiero, prima di tutto, va al tifoso ferito e alla sua famiglia in questo momento molto traumatico: offriremo loro il nostro pieno supporto”, afferma la società aggiungendo che “il club è in collegamento con i servizi di emergenza da quando si è verificato l’incidente e continuerà a farlo”.
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