Dimmi come parli e ti dirò chi sei: lo studio che analizza le parole che usiamo
Dimmi come parli e ti dirò chi sei. Le parole, quelle che tutti i giorni utilizziamo e che poco hanno che vedere col nostro curriculum scolastico, sono un po’ come degli indicatori del nostro livello di Ego, cioè dello stadio di sviluppo o maturazione della personalità degli individui in termini cognitivi, di pensiero, sociali e morali. È quanto emerge da una ricerca sul linguaggio parlato realizzata da psicologi Usa e pubblicata su Nature Human Behavior.
I ricercatori si sono serviti di 44mila brevi testi parlati raccolti in 25 anni dal Washington University Sentence Completion Test (Wusct), uno strumento che psicologi e psichiatri utilizzano da tempo per misurare l’Ego level. Per l’analisi dei linguaggi Gli autori della ricerca hanno usato il Linguistic Inquiry and Word Count (Liwc), un sistema validato che, sulla base del conteggio delle parole e la valutazione della sintassi di testi, costruisce 81 categorie di linguaggio.
Dall’analisi dei risultati è emerso per esempio che nel corso della maturazione dell’Ego si passa da un linguaggio egocentrato, ricco di pronomi personali come io o me (in inglese I, me) a uno stile linguistico nel quale compaiono più spesso termini indicativi di complessità come “ma” o “sebbene”, “nonostante”, si legge in una nota di commento allo studio rilasciata dalla Florida Atlantic University, una delle istituzioni coinvolte dall’indagine. Le categorie Liwc associate agli impulsi (definite da parole che esprimono rabbia, parolacce…) corrispondono a livelli di Ego più precoci. Al contrario della lunghezza delle frasi, che invece si accompagnerebbe a stadi di maggiore maturità, continua la nota.
Secondo gli autori è possibile costruire la sequenza di sviluppo dell’Ego utilizzando un diagramma che visualizza parole raggruppate in aree distinte da colori diversi. Nel diagramma il livello di Ego progredisce in senso orario, iniziando dallo stadio di minore maturità (impulsivo, una fase che corrisponde a un linguaggio più egocentrato), attraversando livelli intermedi (conformista, consapevole…) per arrivare al livello autonomo/integrato. Ecco il grafico/diagramma:
Aggiungi Commento