A Bardonecchia polizia francese armata in territorio italiano a caccia di migranti
Quattro gendarmi francesi hanno fatto irruzione in un locale in territorio italiano, adibito all’assistenza ai migranti. A denunciarlo è, con un post pubblicato su Facebook, l’associazione Rainbow4Africa che assiste i migranti che tentano di passare la frontiera delle Alpi per raggiungere la Francia. “Uomini della guardia di confine francese sono entrati armati nella sala della stazione”, racconta l’Ong, denunciando quanto accaduto nella tarda serata di ieri, quando cinque agenti della dogana francesi sarebbero entrati nella sala della stazione di Bardonecchia, al confine tra Italia e Francia, costringendo un migrante a sottoporsi al test delle urine.
Secondo quanto riferisce la Ong, la pattuglia della polizia francese ha «invaso» il territorio italiano per cercare di raggiungere un migrante appena respinto alla frontiera ferroviaria di Bardonecchia e che volevano a tutti i costi sottoporre a un esame delle urine, ritenendolo un «corriere» della droga.
“Un presidio sanitario è luogo neutro, rispettato anche nei luoghi di guerra”, ricorda, sottolineando di ritenere “inaccettabile la grave ingerenza all’operato delle Ong e delle istituzioni italiane”. “Rainbow4Africa – scrive l’associazione – agisce secondo principi inviolabili: indipendenza, neutralità, imparzialità e umanità. L’azione degli agenti della dogana francese viola tali principi”. “Il comportamento adottato nei confronti del ragazzo nigeriano – aggiunge – appare irrispettoso dei diritti umani”.
«L’episodio è avvenuto attorno alle 21 – racconta Eloisa Franchi, portavoce di Rainbow4Africa – quando i quattro gendarmi sono entrati armi in pugno nei locali di Bardonecchia dove è allestito l’ambulatorio che assiste i migranti. Sono spazi messi a disposizione dal Comune di Bardonecchia e dove l’accesso è consentito solo ai volontari, ai medici e ai mediatori. Che erano appunto presenti al momento dell’irruzione». L’ambulatorio dista un chilometro scarso dal confine fisico tra Italia e Francia, ed è già dentro l’abitato di Bardonecchia; nessun poliziotto italiano sarebbe stato presente al momento del fatto.
Per l’avvocato Lorenzo Trucco, presidente dell’Associazione Studi Giuridici Immigrazione (Asgi), quanto accaduto è “una gravissima violazione non solo di quel sistema dei diritti umani che dovrebbe contraddistinguere l’Europa, ma anche una violazione dei principi basilari della dignità umana, intollerabile nei confronti di persone venute per richiedere protezione. Si valuterà pertanto – annuncia – ogni possibile azione per contrastare simili comportamenti.”
L’«invasione di campo» è stata stigmatizzata dal sindaco del comune piemontese di confine ed è la cartina di tornasole delle tensioni crescenti tra Italia e Francia sul tema dell’immigrazione. Le montagne alle spalle della Val di Susa, in questa stagione ricoperte di neve, sono diventate il varco da cui tentato di passare extracomunitari che fino a poco tempo provavano a forzare il confine a Ventimiglia. Ogni giorno vengono intercettati tra le dieci e venti persone , a volte semi assiderate o prive di orientamento. Se sono fortunate incontrano volontari o guide alpine che prestano loro soccorso, altrimenti finiscono nelle maglie sempre più strette della polizia francese che le riporta in Italia.
Sta di fatto comunque che la Polfer non si è sforzata nemmeno ad identificare i Gendarmi armati ! Bella roba ! Ed è giusto che ci trattino tutti a pesci in faccia perchè si cerca di sdrammatizzare quando si hanno attacchi di costipazione !