L’isola di plastica del pacifico, molto più grande di quanto si fosse stimato
E’ un’immensa massa di plastica vasta tre volte la Francia, galleggia tra la California e le Hawaii e rappresenta una minaccia significativa per la catena alimentare.
La grande chiazza del Pacifico, come è stata battezzata dalla fondazione olandese Ocean Cleanup, che con 30 navi e 2 aerei ha fatto una stima delle sue dimensioni e della sua composizione comprende un’area di 1,6 milioni di km quadrati: una massa di 1,8 trilioni di pezzi, pesanti complessivamente 80.000 tonnellate.
I ricercatori studiando la zona hanno precisato che la plastica si è accumulata in massa a causa delle correnti.
La ricerca, condotta dal 2013 al 2015, è stata pubblicata sulla rivista Scientific Reports e dimostra come la chiazza sia dalle 4 alle 16 volte più grande delle stime precedenti. E’ formata al 46% da reti da pesca, poi da plastiche rigide come polietilene (PE) e polipropilene (PP). Il 92% degli oggetti è più grande di 0,5 cm. I ricercatori hanno trovato in acqua oggetti intatti risalenti agli anni Settanta in cui la densità era di 0,2 kg di plastica al metro cubo di acqua, mentre oggi supera 1,2 chili.
“È scioccante”, ha dichiarato Joost Dubois, portavoce della Ocean Cleanup Foundation che ha guidato il team di ricercatori di sette paesi, che continua: “Quasi 200 nazioni alla fine dello scorso anno hanno firmato una risoluzione delle Nazioni Unite per eliminare l’inquinamento plastico nel mare, una mossa che spero aprirà la strada a un trattato giuridicamente vincolante.”
I pezzi più grandi di plastica, come le reti o i sacchetti, imprigionano, soffocano ed uccidono gli animali marini. I pezzi più piccoli e le microplastiche vengono ingoiati dai pesci ed entrano nella catena alimentare, finendo sulle tavole degli esseri umani.
“In pratica stiamo avvelenando il nostro cibo, specialmente per quelli di noi che fanno affidamento sul pesce per la nostra dieta”, ha detto Dubois.
Aggiungi Commento