Duro colpo ai fiancheggiatori di Messina Denaro
Duro colpo ai fiancheggiatori del boss mafioso Matteo Messina Denaro. Oltre 100 uomini tra Carabinieri del Nucleo investigativo di Trapani e del Raggruppamento operativo speciale e della Dia, stanno eseguendo 12 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip di Palermo su richiesta della Dda.
Gli arrestati sono accusati di associazione mafiosa, estorsione, favoreggiamento e fittizia intestazione di beni, tutti aggravati da modalità mafiose. L’operazione nasce da un’inchiesta avviata nel 2014 su esponenti delle famiglie di Vita e Salemi, ritenuti favoreggiatori del capomafia latitante Matteo Messina Denaro.
Le indagini “hanno consentito di individuare i capi delle famiglie della Cosa nostra di Vita e Salemi e di assicurare alla giustizia diversi gregari”. Gli arrestati, “servendosi anche di professionisti nell’ambito di consulenze agricole e immobiliari, sono riusciti, attraverso società di fatto riconducibili all’organizzazione mafiosa ma fittiziamente intestate a terzi, a realizzare notevoli investimenti in colture innovative per la produzione di legname nonché in attività di ristorazione”.
Tra i 12 arrestati, c’è anche il ‘re dell’eolico’, Vito Nicastri, noto imprenditore trapanese, accusato di avere finanziato la latitanza di Messina Denaro. Qualche anno fa, il Financial Times lo aveva definito il “Signore del vento”. A lui la Dia aveva confiscato in passato beni per 1,3 miliardi euro, tanto valevano le 43 società di capitali che Nicastri utilizzava per gestire i suoi affari nel settore dell’eolico.
L’attività d’indagine svolta dagli inquirenti ha “consentito di accertare che parte del denaro derivante dagli investimenti sarebbe stata destinata, dai vertici di cosa nostra trapanese, al mantenimento del latitante Matteo Messina Denaro”, dicono gli inquirenti.
Contestualmente sono stati posti in sequestro tre complessi aziendali, comprensivi dell’intero complesso immobiliare nonché dei relativi mezzi d’opera, fittiziamente intestate a terzi ma ritenute strumento per il perseguimento dei fini economici dell’organizzazione criminale.
Aggiungi Commento