In un’intervista a Repubblica, Sharon Stone alla soglia dei 60 anni ricorda le tappe importanti della sua vita
Sharon Stone festeggia i 60 anni senza un filo di trucco e dimostra di non aver perso un briciolo del suo fascino e la prova è proprio la foto che la diva pubblica su Instagram.
“Avere una vagina e un cervello funzionante, a Hollywood, è una combinazione letale” dichiarò la diva che nel 1992, con Basic Instinct, mostrò a tutti cosa volesse dire avere testa e corpo e, così facendo, divenne famosa in tutto il mondo.
Come riporta Repubblica, la Stone non si è mai fermata al suoli sexy nel cinema, anzi, si è dedicata con grandissimo impegno nella lotta contro l’Hiv/Aids, e tramite l’associazione Amfar e l’Onu, è stata insignita nel 2012 del Nobel Peace Summit Award per mano del Dalai Lama, con cui la Stone vanta una speciale e genuina amicizia. “A dispetto di – o grazie a – tutti i miei successi nel cinema, come attrice, il risultato di cui vado più fiera è quello umanitario”, dice adesso Stone. “Ho messo la mia fama al servizio della salute nel mondo e alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica riguardo alle piaghe curabili e alle cure per i più bisognosi. Questo è il mio vero Oscar. Il resto è effimera mondanità”.
Poi nel 2001 il dramma dell’aneurisma, “Non tutti lo sanno, ma avevo il 5% di probabilità di sopravvivere, per non parlare di recuperare tutte le mie facoltà”, dice ora. “Quando sono tornata a casa dall’ospedale facevo fatica a camminare, non ci vedevo dall’occhio sinistro e non ci sentivo dall’orecchio sinistro per via della rottura dell’arteria vertebrale. Per anni ogni tanto perdevo la vista da quell’occhio e se ero in pubblico mi mettevo occhiali colorati e facevo finta di niente. Ci sono voluti anni per recuperare completamente la sensazione nella mia gamba sinistra. Per tre anni non riuscivo a scrivere il mio nome, la mia mano si rifiutava di ascoltare il mio cervello. Ma ora sto bene, sono riuscita a girare 30 pagine di sceneggiatura al giorno con Steven Soderbergh che ha scritto quella parte per me, che mi ha dimostrato l’amore e il rispetto che ha nei miei confronti, e tutto questo mi fa stare bene, posso crescere i miei figli, ho ritrovato la mia fisicità e il mio lavoro, sia sul set che dal punto di vista filantropico”.
La Stone continua a recitare, vista di recente in The Disaster Artist e attualmente nella serie tv Hbo Mosaic, prodotta da Steven Soderbergh, ha appena finito di girare il film What About Love, un dramma romantico accanto ad Andy Garcia, con un piccolo ruolo recitato dall’italiana Sara Lazzaro. Ha accettato due stagioni di una nuova serie televisiva diretta da Paolo Sorrentino e sta sviluppando un progetto, ancora senza titolo, con Martin Scorsese.
Ora all’alba dei 60 anni dichiara a Repubblica, “A 40 anni non sapevo se sarei stata una buona moglie o una buona madre. Pensavo sarei diventata vecchia come fa una ballerina, muovendomi e ballando. Quando ho compiuto 50 anni ero fiera di avere quell’età e un look ancora niente male. Ora, arrivata ai 60, mi sento molto, molto grata di esserci arrivata. Se non avessi avuto quell’aneurisma e non fossi sopravvissuta per miracolo, forse adesso, a 60 anni, starei ancora facendo castelli di carte. Insomma, apprezzo la maturità ottenuta sul campo”.
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