Elezioni 2018, tutte le tappe
Terminate tutte le operazioni di scrutinio il Viminale sta per diffondere i dati definitivi con la proclamazione degli eletti e l’assegnazione dei seggi. Tra l’8 e il 9 marzo deputati e senatori sbrigheranno gli adempimenti burocratici per registrarsi in Parlamento.
Ma poi cosa accadrà? Bisognerà attendere il 23 marzo per la prima seduta delle nuove Camere, quando con l’elezione dei rispettivi presidenti di Camera e Senato si capiranno gli equilibri tra le varie forze politiche.
La prima seduta delle nuove Camere, che deve avvenire entro 20 giorni dalle elezioni, si terrà, infatti, il 23 marzo e sarà dedicata all’elezione dei due presidenti. Diversi i tempi per l’elezione del presidente del Senato, che avviene a scrutinio segreto.
Entro il 25 marzo i parlamentari dovranno comunicare il gruppo di appartenenza. Il numero minimo per costituire un gruppo parlamentare è di 20 deputati alla camera e 10 senatori al Senato, salvo diversa autorizzazione dell’Ufficio di Presidenza. I deputati e senatori che non abbiano dichiarato a quale gruppo appartengono, vengono iscritti nel gruppo misto.
Il 27 marzo è la data entro la quale i gruppi parlamentari eleggono i rispettivi presidenti.
Dalla prima settimana di aprile si darà il via alle consultazioni del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per capire se e come sarà possibile dar vita a una maggioranza in grado di esprimere e sostenere un governo. Al Quirinale saliranno i presidenti delle Camere, l’ex capo dello Stato Giorgio Napolitano e i rappresentati dei gruppi parlamentari. Al termine delle consultazioni Mattarella deciderà il da farsi: se conferire l’incarico esplorativo o l’incarico pieno per formare il nuovo governo. Nel frattempo, l’attuale presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, resterà in carica per gli affari correnti.
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