E’ morto all’età di 89 anni in un ospedale romano Carlo Ripa di Meana
E’ morto all’età di 89 anni in un ospedale romano Carlo Ripa di Meana. A darne notizia è il figlio Andrea in una telefonata all’ANSA. “A meno di due mesi dalla scomparsa dell’adorata moglie Marina si è spento oggi pomeriggio”, dice il figlio che ricorda come il padre Carlo è stato “uomo politico e di cultura socialista e ambientalista, parlamentare, ministro della Repubblica, presidente della Biennale del Dissenso e di Italia Nostra. “Mio padre – aggiunge il figlio – è morto assistito con amore dal figlio, dalle sorelle e fratelli”.
Carlo Ripa di Meana era nato a Pietrasanta il 15 agosto del 1929. Famiglia nobile e illuminata dei marchesi di Meana, sua madre Fulvia Schanzer era figlia del parlamentare e ministro giolittiano Carlo Schanzer. La passione giovanile e progressista per la politica si concretizza all’inizio degli anni Cinquanta, quando per conto del Partito comunista italiano accetta di dirigere, a Praga, l’Unione internazionale deegli studenti. Ed è lì che incontra per la prima voltra Bettino Craxi, rappresentante nelle università dell’Unione goliardica italiana.
Al Partito socialista arriverà pochi anni dopo, seguendo lo stesso percorso di Antonio Giolitti, politico ed ex partigiano, leader della corrente revisionista uscita dal Pci in seguito ai fatti d’Ungheria, fra il ’56 e il ’57, per confluire nella sinistra del Psi. Alla fine degli anni Cinquanta Ripa di Meana dirige la rivista Passato e presente e all’inizio degli anni Sessanta entra nel comitato centrale del partito e all’inizio degli anni Sessanta comincia a frequentare il Club Turati – in seguito ne diverrà segretario – ritrovo milanese della sinistra anticomunista. Sono gli anni della frequentazione di Camilla Cederna e Luciano Bianciardi che gli dedicherà La vita agra, dell’amicizia con Gae Aulenti, Aldo Bassetti, Franco Momigliano, Alessandro Pizzorno, delle serate con Guido vergani e Giorgio Bocca, con Giulia Maria Crespi e Lina Sotis.
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