Elezioni 2018, ecco come votare e cosa evitare
Il Viminale ha pubblicato nella sezione ‘Elezioni‘ del sito del Dipartimento per gli Affari interni e territoriali, i fac-simile delle schede elettorali per le prossime elezioni politiche. Ogni elettore avrà due schede, una per la Camera (scheda rosa) e una per il Senato (scheda gialla).
Le due schede sono divise in rettangoli: nella parte superiore di ogni rettangolo è riportato nome e cognome del candidato uninominali; nella parte inferiore la liste o le liste che lo supportano.
L’elettore potrà dare il suo voto con l’unica scheda sia per la parte uninominale (candidato unico della coalizione, indicato con nome e cognome sopra i simboli che lo sostengono) che per la proporzionale, dove i partiti corrono per se e sulla quale si applicano le soglie di sbarramento.
Ma attenzione, bisogna ricordarsi due cose importanti per non correre il rischio che voto venga annullato: non è valido il voto disgiunto (ovvero votare un candidato e una lista che non lo sostiene) e non ci sono le preferenze (quindi non si può indicare una preferenza tra i candidati del listino di partito, ovvero l’elenco di nomi riportato accanto ai simboli).
In sintesi e facendo degli esempi anche grafici, l’elettore potrà:
1. TRACCIARE UN SEGNO SUL SIMBOLO DELLA LISTA PRESCELTA
2. TRACCIARE UN SEGNO SUL CANDIDATO UNINOMINALE PRESCELTO
3. TRACCIARE UN SEGNO SUL CANDIDATO UNINOMINALE E SU UNA DELLE LISTE CHE LO SOSTENGONO (VOTO COERENTE)
E’ invece vietato, come già detto, il voto disgiunto. Quindi una scheda compilata come nell’esempio qui di seguito sarà annullata:
Inoltre un segno su uno dei candidati del listino proporzionale è vietato, quindi ogni segno su questa parte della scheda ne causerà l’annullamento.
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