Arriva la decisione definitiva del Tar Lazio sul ricorso delle compagnie per le bollette a 28 giorni
Ancora una sconfitta per le società dei telefoni sul fronte delle bollette a 28 giorni. I giudici del Tar del Lazio hanno respinto il ricorso dell’Asstel e delle singole società dei telefoni (Tim, Vodafone, WindTre, Fastweb, Eolo) contro la delibera 121 del Garante per le Comunicazioni (l’AgCom). E’ la delibera del 24 marzo del 2017 che ha indicato nella fatturazione mensile il modello virtuoso cui le società della telefonia avrebbero dovuto uniformarsi, a partire già da giugno del 2017.
Secondo quanto riferisce ‘La Repubblica’ sulla base di questa delibera 121, il Garante ha inflitto a Tim, Vodafone, WindTre e Fastweb una sanzione da un milione 160 mila euro. Questo più avanti, a dicembre del 2017. Ma il Tar del Lazio, con un distinto provvedimento, con un’ordinanza, dà anche un dispiacere ai consumatori: sospende il meccanismo di rimborso ai clienti (previsto sempre dalla delibera del Garante di dicembre del 2017).
I clienti dovevano essere indennizzati nella prima bolletta corretta, nella prima fattura che resusciterà la cadenza mensile. La restituzione doveva essere commisurata alle giornate che i clienti hanno pagato in più, per colpa della fatturazione ogni 28 giorni, da una data precisa: il 23 giugno 2017.
Ora i giudici del Tar mettono questo meccanismo nel congelatore. Lo sospendono “in via cautelare” perché le società dei telefoni rischiano di farsi carico di un esborso multimilionario. Più avanti, quando esaminerà la vicenda nel merito, il Tar dirà se la restituzione dei soldi deve esserci oppure no. La sospensione vale fino al 31 ottobre 2018. Confermata invece la legittimità delle sanzioni per Tim, Vodafone, WindTre e Fastweb.
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