Jim Carrey era finito sotto processo per il suicidio della fidanzata
L’attore Jim Carrey lasciò la fidanzata, la truccatrice di origini irlandesi Cathriona White, nel settembre 2015 e poi giorni dopo, la donna si suicidò lasciando questo biglietto indirizzato proprio all’attore: «Ho trascorso tre giorni incredula per il fatto che tu non fossi qui. Potrei andare avanti con il cuore infranto e rimetterne insieme i pezzi. Potrei, ma stavolta non ne ho la voglia. Tu sei la mia famiglia, per favore perdonami».
Queste poche righe spinsero la madre e l’ex marito di Cathriona a trascinare in tribunale a Los Angeles il compagno, l’attore Jim Carrey, con l’accusa di istigazione al suicidio.
La donna si tolse la vira con un’overdose di farmaci, forniti secondo gli accusatori dallo stesso attore. Un gesto estremo provocato – a loro dire – non solo dalla violenta separazione della coppia, legata tra alti e bassi dal 2012, ma anche dalla presunta trasmissione di alcune malattie sessuali alla vittima da parte della star hollywoodiana. Malattie che venivano provate da alcune cartelle mediche.
A oltre due anni di distanza Jim Carrey è stato assolto dal tribunale di Los Angeles. I legali dell’attore avrebbero provato che le cartelle cliniche sono state appositamente falsificate per “incastrare” Carrey.
Il caso, finalmente può dirsi chiuso e per l’attore è la fine di un incubo su cui aveva concentrato tutte le sue forse dichiarandosi innocente. L’avvocato di Carrey è riuscito a dimostrare che non c’era stata nessuna trasmissione di malattie sessuali e che le cartelle cliniche erano state appositamente falsificate per ricattarlo.
Aggiungi Commento