Eleonora Abbagnato, direttrice del corpo di ballo dell’Opera di Roma, minacciata con lettere anonime
L’etoile dell’Opera di Parigi, che dal 2015 dirige anche il corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, è stata oggetto di intimidazioni da parte di una donna che voleva vendicarsi perché la figlia non è stata promossa a prima ballerina.
Lettere anonime che per mesi hanno infiammato i corridoi del Teatro dell’Opera di Roma e che sono state anche recapitate ai più importanti quotidiani e persino alla procura : per questo motivo la madre di una giovane ballerina è finita a processo.
L’imputata, come riportato dal Messaggero, furibonda perché la figlia non è mai stata promossa prima ballerina e non è riuscita a guadagnarsi un ruolo di rilievo sul palcoscenico, ha inviato una serie di lettere ai più importanti quotidiani italiani, ma anche in Procura, accusando la Abbagnato e l’impresario teatrale Daniele Cipriani di aver favorito alcuni allievi ed essere in combutta per distruggere il corpo di ballo. Le contestazioni, ovviamente, si sono rivelate infondate. E ora la donna si trova sul banco degli imputati con le accuse di calunnia e diffamazione. A ottenere il rinvio a giudizio, il pm Mario Ardigò.
La Abbagnato, difesa dagli avvocati Gianluca Tognozzi e Valentina Panvini, si è costituita parte civile nel processo. «Ho avuto paura, quelle lettere erano inquietanti. Ero molto preoccupata anche per i miei bambini. Forse un tempo funzionava minacciare per ottenere ruoli di rilievo, ma con me le cose sono cambiate», ha detto la ballerina, che dal 2011 è sposata con l’ex calciatore Federico Balzaretti, oggi dirigente della Roma.
Nelle prime lettere, datate 2016, la madre della ballerina esclusa chiedeva insistentemente di aprire un’inchiesta: “Ciò che succede al corpo di ballo del Teatro dell’Opera è al di là dell’immaginabile. Innanzitutto è stata affidata la direzione a Eleonora Abbagnato, pazza bipolare e dispotica”, si legge in un foglio scritto a mano e fotocopiato, spedito ai vertici del Teatro, ai colleghi della Abbagnato, ai quotidiani e alla polizia giudiziaria. Eleonora Abbagnato decide di sporgere denuncia dopo la seconda lettera, in cui la donna definiva l’etoile come “un’incapace”, una “finta bionda” e una “triste ambulanza diretta inesorabilmente verso un centro di igiene mentale”. A spaventare maggiormente la ballerina è stato il passaggio in cui l’imputata, rivolgendosi ai vertici del Teatro dell’Opera, scriveva: “Se scoppia un casino, noi l’avevamo già detto tempo fa, ma evidentemente non ci avevate presi sul serio. E quando le bombe scoppiano, anche se in senso figurato, non ci sono più mediazioni, ma solo distruzione, morti e feriti”.
Dopo la denuncia, sono scattate le indagini della procura. Gli inquirenti hanno rintracciato la responsabile delle lettere: a tradirla è stata una foto pubblicata su Facebook dalla figlia. La madre le aveva regalato alcune marmellate fatte in casa e aveva scritto a mano il nome degli ingredienti sull’etichetta. La calligrafia è risultata identica a quella utilizzata nella prima letta.
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