Auto con targa straniera, scattano le multe
Se un veicolo straniero non è stato reimmatricolato con targa italiana, dopo che un automobilista viene pizzicato nel nostro Paese al volante dello stesso mezzo per tre volte, in lasso di tempo superiore ai sei mesi, scatterà la multa. È quanto emerge dalla decisione del giudice di Pace di Pavullo nel Frignano, comune della provincia di Modena.
I molti cittadini comunitari residenti in Italia che girano con vetture con targhe di altri Paesi europei, per evitare di incorrere in sanzioni o controlli fiscali, sono avvisati. Con la sentenza numero 265 del 20 dicembre 2017, riportata dal sito dirittoegiustizia.it, un automobilista comunitario, stabilmente residente in Italia, si è visto confermare la sanzione inflittagli dai Carabinieri per mancata reimmatricolazione di un’auto rumena intestata alla madre (priva di patente di guida), su cui in passato era stato trovato al volante per tre volte nell’arco di dieci anni.
A nulla è valsa l’osservazione presentata dal conducente che il veicolo aveva superato nel gennaio dello scorso anno la revisione in Romania. Nel caso in oggetto, poi, la macchina, una Volkswagen Passat, è stata anche sottoposta a fermo amministrativo per incauto affidamento da parte del proprietario. Alla verifica su strada, infatti, il guidatore aveva mostrato una patente rumena che gli uomini dell’Arma hanno riconosciuto come falsa. Di fatto, quindi, l’uomo era senza la necessaria licenza e questo ha fatto scattare l’ulteriore provvedimento.
È il caso di ricordare che l’articolo 132 del Codice della strada prevede al comma 1 che «gli autoveicoli, i motoveicoli e i rimorchi immatricolati in uno Stato estero (…) sono ammessi a circolare in Italia per la durata massima di un anno, in base al certificato di immatricolazione dello Stato di origine». Per le violazioni di questa norma sono previste sanzioni da 84 a 335 euro.
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