Washington, alla Casa Bianca si beve Primitivo pugliese
La Casa Bianca beve pugliese, anzi Primitivo, quello prodotto nell’areale di Gioia del Colle: 720 casse da sei bottiglie l’una sono partite per la residenza del Presidente Donald Trump (che però è astemio). L’ordine è piombato qualche settimana fa nelle Tenute Chiaromonte, azienda agricola con sede ad Acquaviva delle Fonti e il patron Nicola Chiaromonte confessa: “ho rischiato un coccolone, ma è stato un attimo, poi ci ho brindato su”. Non è stata Ivanka Trump, la figlia del 45esimo presidente degli Stati Uniti che in Puglia ha trascorso le vacanze estive nel 2015, il cui ritorno era stato annunciato per le nozze di Renee Sutton ed Eliot Cohen sposi il 31 agosto a lido Santo Stefano di Monopoli. Invano.
“Ivanka non c’entra, almeno credo”, spiega il vignaiolo a Repubblica, “tutto è accaduto grazie a una serata di degustazioni organizzata a Los Angeles dal nostro importatore americano. Fra i buyers presenti c’era anche un emissario della Casa Bianca che il giorno dopo ha commissionato 700 casse dei nostri Primitivi, per l’esattezza 720”.
Alla volta della residenza presidenziale sono partite due etichette della cantina Chiaromonte, diverse per complessità, struttura e blasoni. Il Mascherone, Primitivo Igt Puglia: “È un vino semplicissimo, prodotto da vigneti giovanissimi nel 2016, non invecchiato e facile da bere, appena 13,5 gradi”. L’altro è per Nicola Chiaromonte uno dei gioielli di famiglia, il Muro Sant’Angelo Contrada Barbatto, Primitivo doc Gioia del Colle: “Una delle etichette che hanno fatto la storia della nostra cantina, prodotta da vigneti ad alberello che hanno circa 80 anni. Un rosso avvolgente di quasi 17 gradi, super-premiato. Spero che il presidente Donald abbia brindato almeno una volta con il nostro Primitivo”. La spedizione al 1660 Pennsylvania Avenue di Washington vale quanto gli awards a cui il Contrada Barbatto ha partecipato e vinto negli ultimi anni, malgrado la giovane età della cantina.
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