Tè prodotto in Cina, l’allarme del manager pentito
Oltre 300 tonnellate di tè proveniente dalla Cina sarebbe pieno di pesticidi, e questa pericolosa bibita viene venduta liberamente in Europa. A rivelarlo è Christophe Brusset, ex manager dell’industria agroalimentare francese, nel suo libro ‘Siete pazzi a mangiarlo!’.
“Per quasi vent’anni ho lavorato per grandi aziende del settore agroalimentare, molto note e tutte ampiamente fornite di certificazioni e marchi di qualità, ma la cui etica era solo di facciata – spiega Brusset nel libro pubblicato nel 2016 -. Per queste società, il cibo non ha nulla di nobile: si tratta unicamente di un business, di un mezzo per fare soldi”. Questo tè verde cinese, contenente pesticidi in quantità al di sopra della norma, avrebbe dovuto essere distrutto dalle autorità sanitarie francesi, ma è passato indenne ai controlli dell’antifrode.
Il motivo, come riporta anche Il Giornale, è semplice: non contrariare la Cina, attualmente una delle potenze commerciali più importanti al mondo. “La cosa più importante era non contrariare la Cina, perché continuasse a comprarci un po’ di aerei e non bloccare alle frontiere il vino francese, le auto tedesche e il formaggio olandese. Per quanto mi riguarda, bevo solo tè biologico ed evito come la peste i prodotti alimentari cinesi”. Viene da chiedersi quanti prodotti cinesi venduti in Europa siano nocivi per la salute.
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