Rifiuta di lavorare a San Silvestro, la punizione dell’azienda fa discutere
Protagonista della vicenda è una dipendente del reparto ortofrutta del discount Eurospin di Susa, in provincia di Torino. La donna, 40 anni, due figli piccoli e marito disoccupato, si è rifiutata di lavorare la domenica di San Silvestro. Dipendente dell’azienda da più di 12 anni, è una delle poche ad avere ancora il vecchio contratto, che prevede il riposo domenicale e l’orario lavorativo dal lunedì al sabato. Può quindi lavorare la domenica solo su scelta volontaria, senza che l’azienda possa obbligarla.
Dieci giorni prima di Natale, il 14 dicembre, la responsabile del punto vendita le chiede di lavorare domenica 31 dicembre, visto che alla vigilia di Capodanno c’è anche da fare l’inventario. Secondo quanto riferisce ‘La Repubblica’ la scelta è stata condivisa con le altre uniche tre colleghe di Susa (sui 10 totali) iscritte al sindacato Cisl, assunte ancora con il vecchio contratto a tempo indeterminato che tutela il diritto al riposo nel giorno festivo. La responsabile non fa una piega, avvertendo Laura che avrebbe informato l’ispettore di zona.
Il giorno dopo, venerdì 15, l’Eurospin comunica a Laura (nome di fantasia) che da lunedì 18 sarebbe dovuta andare a lavorare a Cuorgnè per una settimana, a 98 chilometri di distanza da Susa. “L’ispettore ha detto che c’era improvvisamente bisogno di un altro lavoratore a Cuorgnè è strano che fra tutti abbiano scelto proprio me, così all’improvviso, dopo che ho rifiutato di lavorare di domenica. Ho subito risposto che non avrei accettato un simile provvedimento. Mi hanno anche mandato la comunicazione scritta. Gli orari che dovevo svolgere erano strani, ad esempio sarei dovuta andare dalle 16,30 alle 20,30, così da tornare a casa più tardi ancora”. Ha raccontato la donna.
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