Passata al Senato la legge sul Biotestamento con 180 Si e 71 No
La legge sul biotestamento è arrivata al traguardo. Il testo sulle disposizioni anticipate di trattamento e in materia di consenso informato, è passato senza modifiche al Senato.
La legge è stata quindi approvata in via definitiva con 180 favorevoli, 71 contrari e sei astensioni. Al termine del voto finale, l’aula ha lungamente applaudito l’approvazione del provvedimento.
“Biotestamento. Dal Senato via libera a una scelta di civiltà. Un passo avanti per la dignità della persona” scrive su Twitter il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. Il premier torna sul tema anche al termine della riunione con i leader dei Paesi del gruppo di Visegrad a Bruxelles: “Credo che sia una decisione del Parlamento che fa fare un passo avanti a tutti in termini di civiltà per il Paese e di dignità per la persona umana. Sono molto soddisfatto”.
Per la presidente della Camera, Laura Boldrini, si tratta di “un importante e positivo atto di responsabilità del Parlamento. D’ora in poi i malati, le loro famiglie, gli operatori sanitari saranno meno soli in situazioni drammatiche”.
“Aspettiamo che la legge passi – aveva detto Marco Cappato arrivando alla manifestazione -. Questa legge a 11 anni dalla morte di Piergiorgio Welby se passa stabilisce il diritto a sospendere le terapie senza soffrire e il diritto di farlo anche tramite il testamento biologico. Sarebbe un passo in avanti enorme nel rispetto della libertà di scelta delle persone che soffrono, dei malati terminali. La prossima legislatura sarà quella in cui chiederemo di discutere e approvare anche la legge per l’eutanasia legale”. “Naturalmente – spiega – e’ dall’inizio della legislatura che chiediamo questo e spero ci si sia accorti di come delle buone regole di fine vita incontrino una grande esigenza sociale e quindi meglio tardi che mai. E’ la battaglia di tutti quelli che ci hanno creduto anche in Parlamento. Non saremmo arrivati a questo punto senza il coraggio di persone e sono tante Welby Piludu, Fanelli, Fabo, Dominique Velati che ci hanno messo la faccia rischiando personalmente, esponendosi pubblicamente esponendo la propria sofferenza, il proprio dolore per conquistare una libertà per tutti”.
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