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Equitalia sconfitta in commissione tributaria: le cartelle esattoriali sono illegittime se notificate a mezzo Pec

Equitalia sconfitta in commissione tributaria

Dura sconfitta per l’Agenzia delle entrate in commissione tributaria. Un utente cilentano si è visto annullare cartelle per svariati migliaia di euro perchè “la  notifica a mezzo PEC, effettuata dalla Agenzia delle Entrate–Riscossione, non ha validità di notifica, quando sprovvista di tutti i requisiti previsti dalla legge.

Protagonista dell’importante vittoria è l’avvocato Vincenzo Sarnicola, che l’ha spuntata sull’Ente delle riscossioni in Commissione Tributaria, a cui si era rivolta l’Equitalia, che aveva già subito uno “smacco” in primo grado.

L’avvocato Sarnicola ha ottenuto che la Commissione rigettasse l’appello dell’Ente, a cui sono state annullate cartelle per svariate migliaia di Euro. E ciò, sul presupposto che le cartelle, poste a base di un preavviso di fermo e di iscrizione ipotecaria, emesse a carico di una società da lui assistita, sono state notificate a quest’ultima a mezzo PEC (posta elettronica certificata).

Ebbene, l’avvocato Sarnicola ha, con puntualità e precisione, affrontato il tema della notifica delle cartelle esattoriali a mezzo PEC, opponendosi efficacemente   alle controdeduzioni di parte avversa, ottenendo l’ennesimo riconoscimento della bontà delle sue argomentazione.

La predetta sentenza  resa dalla Commissione Tributaria Regionale di Napoli, sezione di Salerno, unico precedente giurisprudenziale nella regione Campania, sancisce un principio molto importante  e, cioè, che la notifica a mezzo PEC, effettuata dalla Agenzia delle Entrate – Riscossione, non ha validità di notifica, quando sprovvista di tutti i requisiti previsti dalla legge.

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