Corea del Nord, gli Usa parlano all’Onu e Trump insulta Kim: “E’ un cagnolino malato”

A seguito dell’ultimo lancio di un missile balistico da parte della Corea del Nord, l’Onu ha convocato una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza durante il quale l’ambasciatrice americana Nikki Haley ha pronunciato parole durissime, “Ora la guerra è più vicina”. Ed ha aggiunto: “Anche se è un conflitto che gli Usa non cercano e se ci sarà una guerra, il regime nordcoreano sarà completamente distrutto”.
Da qui l’ennesimo appello alla comunità internazionale a stringere la cinghia intorno alla Corea del Nord, il dipartimento di Stato ha chiesto a tutti i Paesi che hanno ancora relazioni diplomatiche con Pyongyang di sospenderle e ritirare gli ambasciatori. Inoltre la Haley ha invitato tutti i Paesi membri a “tagliare tutti i rapporti” con Pyongyang, chiedendo di “isolare il Paese dai rapporti diplomatici, limitando la cooperazione militare, scientifica e commerciale, oltre a fermare tutte le importazioni ed esportazioni e ad espellere i lavoratori nordcoreani.

Il Presidente Trump, ha invitato direttamente la Cina a tagliare la fornitura di Petrolio alla Corea del Nord, “Questo sarebbe un passo cruciale per gli sforzi del mondo di fermare questo paria internazionale – ha detto ancora la rappresentante Usa – la Cina può fare questo da sola oppure possiamo prendere in mano la situazione petrolifera”.

Il Presidente Trump ha di nuovo attaccato Kim Jong-un sul piano personale, descrivendolo come un “cagnolino malato” e ancora una volta le sue parole rischiano di alimentare una guerra di offese e di insulti che va avanti da mesi e che non favorisce di certo la realizzazione di quel canale diplomatico che con enorme fatica Rex Tillerson e i vertici del Dipartimento di stato stanno tentando di aprire.