Nella piramide di Cheope, forse il trono realizzato col ferro dei meteoriti
Gli scienziati continuano ad approfondire la scoperta della stanza segreta nella piramide di Cheope. La cavità lunga almeno 30 metri è stata scoperta attraverso un sonar che utilizza la tecnologia basata sulle particelle subatomiche. Lo studio pubblicato su Nature espone i risultati del progetto ScanPyramids, su cui si lavora dall’ottobre 2015.
L’ultima notizia è l’ipotesi dell’archeoastronomo Giulio Magli del Politecnico di Milano, che con un articolo pubblicato sul sito ArXiv suggerisce di tentare una nuova esplorazione nella piramide con l’ausilio di robot. La cavità potrebbe, infatti contenere il trono del faraone Cheope costruito con il ferro trasportato dagli asteroidi.
La cavità, per lo scienziato avrebbe un valore simbolico, proprio per la sua posizione sull’asse Nord-Sud.
Secondo gli antichi testi, l’anima del faraone defunto avrebbe preso il suo posto fra le stelle che non muoiono mai (quelle circumpolari delle costellazioni dell’Orsa e del Drago) dopo aver attraversato le porte del cielo. Due porticine – continua Magli – sono state già identificate nella piramide: quella del condotto Sud non porta a nulla, ma quella del condotto Nord è ancora inesplorata. È probabile che comunichi con la nuova camera, dove si potrebbe trovare il trono di ferro meteoritico su cui il faraone avrebbe dovuto sedersi fra le stelle”.
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