Zuckerberg altera le menti della gente. L’accusa a Facebook arriva direttamente da uno degli investitori
Un’accusa del genere potrebbe passare come la solita teoria complottista made in Usa, ma questa volta il monito è molto credibile visto che arriva da uno dei primi investitori nella società di Mark Zuckerberg. In un’intervista rilasciata alla Cnbc, McNamee ha accusato Facebook di aver “alterato” le menti della gente a colpi di disinformazione. Rivolgendosi in particolar modo al Russiagate e ai dati diffusi nei giorni scorsi da Facebook, secondo cui 150 milioni di statunitensi nel periodo delle elezioni presidenziali avrebbero visto i post divisivi pubblicati da una “fabbrica di troll” russa.
“Tutte queste persone sono state ‘zuckerate'”, ha detto McNamee. “I loro cervelli sono stati alterati e sono arrivate a credere a cose non vere. Voglio che Facebook contatti ognuna di loro”. Le parole di McNamee arrivano a pochi giorni di distanza da quelle di Sean Parker, presidente di Facebook agli esordi dell’azienda, secondo cui i social media “approfittano delle vulnerabilità della psicologia umana” con un meccanismo che crea dipendenza come una droga.
Aggiungi Commento