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Cronaca

Mafia, Messina Denaro successore di Riina? La pressione dello Stato e due limiti lo impediscono

Messina Denaro successore di Riina?

Le morti prima di Provenzano e ora di Riina hanno creato un vuoto di potere nel sistema mafioso che qualcuno tenterà comunque di riempire. Il primo nome che viene subito additato come successore è quello di Matteo Messina Denaro. Secondo quanto riferisce l’Ansa, l’ultimo grande latitante di Cosa nostra sarebbe un candidato quotato: appartiene a una generazione più giovane, conosce i meccanismi decisionali dell’organizzazione, ha una visione strategica adeguata. Ma ha almeno due limiti. Uno è la ridotta capacità operativa in conseguenza della forte pressione dello Stato: ogni giorno vengono scoperti suoi fiancheggiatori, collegamenti con l’economia reale, canali di dialogo con il mondo della politica e degli enti locali.

L’altro limite che impedirebbe a Messina Denaro di diventare il nuovo “papa” della mafia viene dal suo radicamento nella provincia di Trapani mentre una regola tradizionale di Cosa nostra, mai derogata, prevede che il capo dei capi sia un palermitano. E poi a Messina Denaro viene a mancare l’investitura del suo predecessore. Lo stesso Riina, intercettato nel cortile del carcere di Opera, lo mette fuori gioco: “Questo si sente di comandare, si sente di fare luce dovunque, fa pali (eolici, ndr) per prendere soldi, ma non si interessa di…”. E ancora: “Messina Denaro non combatte lo Stato. Era uno dritto, ma non ha fatto niente. Io penso che se ne sia andato all’estero”.

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