Compare il numero di telefono nella fiction Rosy Abate: coppia passa la notte a rispondere alle telefonate
Può un numero di telefono comparire in una fiction sulla mafia per poi diventare oggetto di chiamate a valanga e minacce all’ignaro proprietario? Stando a quanto racconta oggi La Stampa, sembra proprio di sì. Protagonista della surreale vicenda, una coppia di Domodossola che ha passato la scorsa notte a rispondere alle numerose chiamate di quanti, incuriositi dal numero di telefono segnato su un foglietto e apparso durante la fiction Mediaset ‘Rosy Abate’, hanno deciso per qualche oscura ragione di telefonare.
I malcapitati – e non per fiction – sono due trentenni, sconvolti dagli avvenimenti e dal fatto che la produzione della serie tv non abbia controllato che il numero appartenesse davvero a qualcuno prima di decidere di mandarlo in onda: “Quel numero esiste ed è di mio marito. Da ieri sera persone sconosciute ci stanno tempestando di telefonate, fino alle 4 di notte e di nuovo stamattina, per chiederci se siamo parenti di Rosy Abate, qualcuno ci dà dei mafiosi e c’è chi ci ha perfino minacciato”.
“All’inizio – continua la donna intervistata dal giornale torinese – pensavo che si trattasse di uno scherzo di amici, poi il cellulare non smetteva di suonare e ho capito che era uno spiacevole episodio, che ha preso una brutta piega”.
“Come puoi pensare – si chiede ancora la signora, incinta di 8 mesi – che un numero dato in tv in una fiction corrisponda a qualcuno di reale, e pensare di chiamare davvero quel qualcuno, per insultarlo e dirgli che è un mafioso? […] Abbiamo avuto paura. Chissà mai che qualche squilibrato, scoprendo dal numero la nostra residenza, non pensi di presentarsi sotto casa”.
Tra i tanti a chiamare, racconta ancora La Stampa, anche un telespettatore dalla Basilicata evidentemente convinto di parlare con la protagonista della serie tv Mediaset: “Rosy Abate non fai paura a nessuno, vengo lì e ti ammazzo”, avrebbe minacciato. Troppo per i coniugi, che ora stanno valutando di denunciare ai carabinieri l’accaduto: “Non è possibile che una produzione tv non controlli se i numeri sono veri. La nostra privacy – si sfoga – è stata violata”.
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