Riconosciuto l’aggravante del metodo mafioso: Roberto Spada resta in carcere
Roberto Spada, autore dell’aggressione a un giornalista della Rai, resta in carcere. Lo ha deciso il gip Anna Maria Fattori che nell’ordinanza di custodia cautelare emessa in carcere ha riconosciuto l’aggravante del metodo mafioso.
L’aggressione brutale messa in atto da Spada in un luogo pubblico, davanti a telecamere e testimoni voleva riaffermare la propria forza e capacità di intimidazione: questo, sostanzialmente, il ragionamento seguito dal gip di Roma nell’ordinanza di custodia. Un modus operandi, per il giudice, con cui Spada ha voluto ribadire il potere in un territorio caratterizzato da uno stato di assoggettamento e da una garanzia di impunità.
“Quella testata è stata data perché sono stato provocato dal giornalista”: così Spada ha risposto al gip nel corso dell’interrogatorio di convalida del fermo richiesto dalla procura. Il fermato, nel corso dell’atto istruttorio durato circa due ore, ha ammesso di aver aggredito Daniele Piervincenzi affermando che la sua reazione è stata legata ad una provocazione.
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