Ecco come capire se la tv è in regola con l’avvento del nuovo digitale terrestre
L’hanno già ribattezzata la rivoluzione dei televisori. E in effetti trasmette abbastanza ansia a chi un televisore deve acquistarlo adesso, o lo ha acquistato da poco. Nel 2020, come anticipato dal Sole 24 Ore, si entrerà nella seconda era del digitale terrestre con il passaggio a nuove frequenze televisive. Un cambiamento che impone nuove tecnologie di decodifica. Lo standard di trasmissione fino ad ora utilizzato è il DVB-T, mentre il nuovo formato alle porte sarà una sua estensione, ovvero il DVB-T2. Questa nuova tecnologia, secondo le direttive della Commissione europea, dovrà essere adottata – dopo una fase di transizione – entro il 2022.
CHI DOVRÀ CAMBIARE TV?
Come possiamo capire se il nostro televisore è idoneo e pronto a questo cambiamento? Innanzi tutto è meglio sgombrare il campo dai fantasmi dei televisori che non funzioneranno più. Quando lo switch-off sarà realtà, se la nostra TV non dovesse essere compatibile con i nuovi standard, basterà acquistare un decoder. Un po’ come è accaduto qualche anno fa con il passaggio dall’analogico al digitale. Se abbiamo acquistato un televisore nell’ultimo anno e mezzo è probabile che la tecnologia presente sia già quella valida per il nuovo sistema. Al contrario, se il televisore è stato acquistato prima del 1° luglio 2016 (data a partire dalla quale tutti i televisori venduti dai produttori ai negozianti devono avere un sintonizzatore per ricevere programmi in tecnologia DVB-T2, con tutte le relative codifiche approvate dall’Unione internazionale delle telecomunicazioni) è molto probabile che da luglio 2022 non funzioni proprio più, se non con un decoder a parte.
Per chi, invece, deve o vuole comprare un tv, magari per Natale, i problemi non dovrebbero sussistere, visto che il 1° gennaio 2017 è scattato l’obbligo, per i negozianti, di vendere ai consumatori televisori già DVB-T2 o quantomeno abbinati a un decoder compatibile. È comunque bene stare attenti e non lasciarsi trasportare da offerte e prezzi vantaggiosi, in particolare online, perché esiste il rischio che vengano proposti tv con standard DVB-T. Occhio alle specifiche tecniche, quindi: bisogna accertarsi che il televisore supporti lo standard DVB-T2 e il più recente codec H265/HEVC. Sulla velocità del cambio ieri è interventuo il Mise, con una nota che spiega come soltanto nel 2022, quando saranno interessate tutte le emittenti nazionali, bisognerà avere televisori in tecnologia Dvd-T2 e standard HEVC (questo è assente a oggi su 9 tv su 10, mentre il DVB-T2 è già presente nel 60% dei casi).
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