Bagheria, boss ordina l’omicidio della figlia
Avrebbe chiesto di uccidere sua figlia, il boss di Bagheria, Pino Scaduto. Il motivo della richiesta di omicidio, una relazione che la ragazza avrebbe avuto maresciallo dei carabinieri. “Tua sorella si è fatta sbirra”, diceva il boss al figlio, a cui aveva chiesto di ucciderla. Ma il giovane, 30 anni, temeva di finire in carcere. “Io ho 30 anni e non mi consumo per lui”, diceva ad un amico intercettato dai carabinieri.
Nell’ operazione “Nuova alba”, che stamane ha portato all’arresto di 16 persone, sono state ricostruite anche diverse estorsioni ai danni di imprenditori edili tra Bagheria e Altavilla. Impegnati nell’operazione oltre cento carabinieri, con l’ausilio di unità cinofile e di un elicottero del nono Nucleo di Palermo. Accertata l’appartenenza di alcuni soggetti a Cosa nostra; documentate alcune estorsioni commesse ai danni di imprenditori di Bagheria e dei comuni limitrofi; ricostruiti i mutevoli equilibri mafiosi del mandamento di Bagheria, sempre capace di rigenerarsi dopo ogni operazione di polizia, con l’immediato rimpiazzo degli arrestati.
Nell’ordinanza di custodia cautelare viene contestata ad alcuni indagati l’appartenenza alla cosca, con l’incarico di selezionare le vittime, di riscuotere le somme di denaro e di provvedere al sostentamento degli affiliati detenuti in carcere, nonché alla gestione monopolistica delle mediazioni immobiliari, imponendo provvigioni superiori a quelle di mercato.
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