La Corea del Nord, secondo l’intelligence americana sarebbe ad un passo dal colpire Gli Stati Uniti con una testata nucleare
Se Kim Jong-un morisse improvvisamente? Meglio non chiedere un commento a Mike Pompeo.
Secondo quanto riporta la stampa statunitense, il Direttore della Cia, la Central Intelligence Agency, davanti alla Foundation for Defense of Democracies di Washington stava facendo il punto sulla minaccia nordcoreana ed avrebbe risposto in modo curioso alla domanda postagli da un giornalista: “Se Kim scomparisse all’improvviso? Nel caso non chiedetemi un commento, vista la storia della Cia non intendo parlarne, non sarebbe utile. Qualcuno potrebbe pensare ad una coincidenza, ad un incidente…” ha continuato Pompeo tra le risate di diversi funzionari della sicurezza nazionale americana presenti in sala.
La Cia ha alle sue spalle una “storia oscura” riguardo il coinvolgimento in piani studiati per eliminare leader di diversi Paesi come Iran, Cuba, Congo, Vietnam e Cile e all’inizio di quest’anno la Nord Corea ha sostenuto che l’agenzia d’informazioni statunitense avrebbe tramato con l’intelligence sudcoreana per cercare di assassinare Kim, un’accusa mai provata.
La minaccia rappresentata da Kim Jong-un è evidentemente al centro dell’attenzione della Cia e nel corso della conferenza, Pompeo ha anche avvertito che fra pochi mesi la Corea dei Nord avrà perfezionato la sua capacità nucleare. Gli Stati Uniti devono quindi “agire come se i nordcoreani fossero sul punto di raggiungere il loro obiettivo”.
Pompeo ha aggiunto l’ormai consueta formula secondo la quale fermare Kim con il negoziato sarebbe auspicabile, ma che non c’è da contarci troppo. «Perdita di tempo» aveva detto Trump su Twitter quando il segretario di Stato Rex Tillerson aveva rivelato di aver aperto «tre canali di colloquio con Pyongyang».
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