Nuove regole del 41 bis a 25 anni dall’introduzione
A 25 anni dall’introduzione del regime carcerario duro per i boss arriva per la prima volta una circolare che regolamenta la quotidianità della vita dei detenuti. Il provvedimento mira a rendere omogeneo il trattamento dei carcerati al 41 bis di tutti gli istituti di pena. Tra le novità: figli e nipoti dei detenuti non saranno più divisi dal vetro durante i colloqui, ok al telecomando tv purché sigillato e alle fotografie in cella.
I diritti ed i doveri dei detenuti al 41 bis sono ora stabiliti a livello centrale attraverso una serie di regole valide per tutti, in modo da evitare differenze nel trattamento carcerario che possano anche creare posizione di potere. Finora, infatti, la vita dei boss in regime di detenzione speciale era disciplinata genericamente dalla norma del 41 bis che nel tempo, proprio perché generica, ha richiesto l’intervento dei tribunali di sorveglianza per una specificazione.
Gli aspetti principali della circolare riguardano le modalità di contatto dei detenuti con la comunità eterna, con particolare riferimento ai colloqui con i minori: i figli e i nipoti dei detenuti potranno assistere ai colloqui a fianco del parente e non più divisi dal vetro.
Telecomandi sigillati – E ancora: il dovere del direttore dell’istituto di pena di rispondere entro termini ragionevoli alle istanze dei detenuti; la limitazione delle forme invasive di controllo dei carcerati ai soli casi in cui sia necessario ai fini della sicurezza. Prevista la possibilità di tenere in cella libri ed altri oggetti utili alla formazione (è allo studio la possibilità di distribuire libri elettronici) ma si potranno leggere solo i testi già disponibili nelle biblioteche degli istituti; la possibilità di custodire effetti personali di vario genere, anche allo scopo di favorire l’affettività dei detenuti ed il loro contatto con i familiari, come fotografie purché di dimensioni non superiori a 20 per 30 centimetri.
Solo canali tv nazionali – Questione tv: i telecomandi dovranno essere sigillati, questo per evitare manomissioni e contatti con l’esterno. Si potranno vedere solo canali nazionali per evitare la diffusione di messaggi come avviene per le emittenti locali.
Niente lusso – Aumentano anche i colori a disposizione per chi dipinge in cella. Via libera alle ciabatte ma non quelle con le suole alte. I detenuti potranno comprare vestiti e cibo ma non di lusso per non dimostrare una superiorità dei detenuti rispetto ad altri.
Il decalogo è stato sottoscritto dal Direttore Generale dei Detenuti e del Dipartimento, Roberto Piscitello, vistato dal capo del Dipartimento Santi Consolo e condiviso con il Procuratore Nazionale Antimafia ed Antiterrorismo.
Aggiungi Commento