Quindici clienti di un locale infettate da epatite A
Contrarre l’epatite A, mangiando un tramezzino. Scoprire che la breve pausa pranzo tra il turno della mattina e quello del pomeriggio è diventata un’assurda trappola.
È l’incubo in cui sono piombati una quindicina tra commercianti e professionisti di via Umberto I, a due passi da Prato della Valle. Qui l’infezione che si contrae consumando alimenti contaminati dalle feci di un soggetto infetto, si è diffusa a macchia d’olio. Al momento i casi accertati sono quindici. I più fortunati sono stati ricoverati per una settimana, gli altri anche per venti giorni. E tuttora c’è chi sta subendo strascichi importanti.
Ciò che sta rendendo l’atmosfera esplosiva in via Umberto I, è che c’è anche un indiziato. È il bar Bacaro Quadri al civico 58, perché è lì che andavano a mangiare a pranzo tutti coloro che hanno contratto l’infezione. Il gestore, chiaramente, si difende respingendo ogni accusa: «Sono solo cattiverie, qui è tutto in regola». Lo riporta “Il Mattino” di Padova.
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